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Evasione del ticket, dopo 8 anni l’Asp Messina chiede il rimborso

L’Asp di Messina ha avviato un recupero del pagamento del ticket per prestazioni sanitarie usufruite da persone che non avrebbero avuto diritto all’esenzione.

Lo screening è stato avviato a partire dal 2012 e sono state già notificate diverse richieste di versamento dopo che, si legge nella missiva, “sono stati eseguiti dei controlli effettuati sula base delle informazioni rese disponibili dall’Agenzia delle Entrate” e che hanno “evidenziato l’insussistenza dei requisiti necessari per usufruire del beneficio” con “l’autocertificazione presentata”.

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Lo rendono noto la federazione dei Pensionati della Cisl e l’Adiconsum, sottolineano la presenza nella lettera della postilla che sarà “inibito l’accesso a nuove prestazioni di specialistica ambulatoriale a carico del Servizio sanitario nazionale fino all’atto della regolarizzazione del debito pregresso”.

“Ci sembra una cosa incredibile che vìola le principali norme costituzionali di accesso alla Salute – affermano segretari della Cisl, Antonino Alibrandi, e della Fnp di Messina, Giovanni Ammendoliastiamo ricevendo in questi giorni diversi verbali o ingiunzioni per accertamenti su autocertificazioni di esenzioni ticket che non forniscono informazioni sufficienti a verificare ed eventualmente opporsi al provvedimento. Ci siamo subito messi in moto, attraverso l’Adiconsum, la nostra associazione a tutela dei consumatori, e stiamo valutando anche con i legali quali sono le strade da percorrere”.

L’accertamento contesta l’indebita percezione di erogazioni pubbliche e prevede il pagamento del ticket, con sanzione ridotta se si paga entro 60 giorni. Si può presentare ricorso entro 30 giorni dalla notifica dell’atto.

“Il cittadino – spiegano i due sindacalisti della Cisl – è spesso in buona fede o estraneo all’errore. Essendo passato tutto questo tempo, per molti è difficile ricordare. Abbiamo chiesto un incontro immediato con l’Asp per approfondire la vicenda”.

di Redazione
© Riproduzione Riservata
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