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Emicrania, donne 3 volte più colpite: in Sicilia più di 500 mila cefalalgici

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità è la terza patologia più frequente e la seconda più disabilitante. In Sicilia l’incidenza della malattia è notevole, con più di 500 mila cefalalgici, gran parte dei quali non censiti.

Predilige nettamente il sesso femminile con un rapporto donna-uomo pari a 3:1. Le donne, inoltre, sperimentano episodi di emicrania più frequenti, di maggiore intensità e durata e hanno un maggiore numero complessivo di comorbilità con maggiori implicazioni negative sulla qualità della vita.

Solo in Sicilia si stima una spesa annuale di circa 1,6 miliardi per i farmaci specifici, senza tener conto del grave problema dell’inappropriatezza delle cure, con il frequente fenomeno del ricorso (e conseguente abuso) di analgesici per combattere il dolore. Ma anche in quelle Regioni italiane in cui sono attivi percorsi dedicati al paziente emicranico, questi non vengono declinati in relazione alle specificità del genere femminile. È dedicato a questo tema un incontro che si terrà alla Camera dei Deputati (Sala “Giacomo Matteotti” di Palazzo Theodoli-Bianchelli) il prossimo mercoledì 31 gennaio.

L’evento, promosso da Fondazione Onda – Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, in collaborazione con Associazione Neurologica Italiana per la Ricerca sulle Cefalee (Anircef) e con il patrocinio di Al.Ce., sarà l’occasione per condividere i principali risultati di un percorso di consenso volto a tenere conto delle peculiarità dei cicli femminili e di alcuni aspetti specifici di genere per una presa in carico tempestiva, appropriata, integrata ed efficace delle pazienti.

di Redazione
© Riproduzione Riservata
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