Approvata la progettazione esecutiva della “cell factory” per terapie avanzate del futuro Polo oncoematologico dell’azienda Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello di Palermo

Approvata la progettazione esecutiva della “cell factory” per terapie avanzate del futuro Polo oncoematologico dell’azienda Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello di Palermo

L’iniziativa conferma il ruolo della Nefrologia iblea come centro di riferimento nazionale per la formazione ultraspecialistica, in particolare nel campo della nefrologia interventistica

Dall’ARNAS Civico Di Cristina Benfratelli di Palermo arriva una svolta nel trattamento delle seguenti neoplasie ginecologiche: tumori della cervice uterina e dell’endometrio. L’azienda palermitana, infatti, avvia il primo sistema di Brachiterapia della Sicilia occidentale per il trattamento di questi tumori (l’altro centro ad oggi è in Sicilia orientale).

Il Governo regionale ha scelto di intervenire per rispettare, quanto più possibile, gli accordi già sottoscritti negli anni precedenti con gli operatori sanitari privati accreditati per garantire la copertura finanziaria delle prestazioni sanitarie di “alta complessità” relative al 2023

In Sicilia scatta l’obbligo di assumere medici non obiettori di coscienza nelle strutture ospedaliere pubbliche, garantendo così la piena attuazione della legge 194 del 1978, che tutela il diritto delle donne all’interruzione volontaria di gravidanza.
Una giornata per dire grazie a chi, con un gesto semplice ma fondamentale, contribuisce ogni giorno a salvare vite

L’indagine sulla Qualità della vita per fasce d’età, condotta da Il Sole 24 Ore, che misurano rispettivamente il benessere di anziani, giovani e bambini sul territorio italiano

Ma quanto incide, oggi, la spesa sanitaria sulle tasche dei cittadini? E cosa succede in una regione fragile come la Sicilia, dove l’accesso alle cure è spesso una corsa a ostacoli?

Si tratta di una procedura innovativa che utilizza un device di nuova generazione (TBE – Thoracic Branch Endoprosthesis) grazie al quale si è risolto con una procedura chirurgica per via percutanea un caso complesso di aneurisma dell’aorta toracica, evitando l’intervento chirurgico open tradizionale, con significativa riduzione dei rischi, tempi e costi di degenza.

Un uomo di 89 anni, deceduto a seguito di un’emorragia cerebrale, ha donato i propri organi permettendo di salvare altre vite. Il paziente, classe ’36, era stato ricoverato presso l’ospedale “Giovanni Paolo II” di Ragusa