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Udito: oltre 7mln di italiani ne soffrono. Siglato in Senato “Patto per la Salute dell’orecchio”

In Italia sono 7,3 milioni le persone che soffrono di problemi di udito, ovvero il 12% della popolazione, con un aumento costante per via dell’invecchiamento della popolazione che porterà a soffrirne ben 11 milioni nel 2050. In occasione del World Hearing Day 2023, la Giornata Mondiale dell’Udito che si celebra il 3 marzo, si è tenuta a Roma, presso la sede del Ministero della Salute, una lunga Maratona di istituzioni, clinici e associazioni. Promossa da Udito Italia mira a diffondere il messaggio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: “Un udito sano per tutti! Facciamo in modo che diventi realtà”.

Con l’occasione sarà presentato il primo “Manuale per la Cura dell’Udito”, che mette in guardia anche dai rischi come l’eccessiva esposizione al rumore. Intanto, Società e Federazioni medico-scientifiche hanno siglato in Senato il “Patto per la Salute dell’orecchio e dell’udito”, un documento in 10 punti con quattro grandi obiettivi: sensibilizzare i cittadini, mobilitare i medici, moltiplicare l’efficacia della prevenzione e ottimizzare diagnosi, cura e riabilitazione, ma anche istituire un Osservatorio nazionale sulla sordità.

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“Rappresenta un atto di unità della comunità medico-scientifica e un di responsabilità verso i cittadini che devono essere informati sul rischio e sulle migliori opportunità di cura disponibili”, spiega il presidente della Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale (SIOeChCf) Giovanni Danesi, promotore del Patto.

“La comunicazione della salute e la correttezza ed efficacia dell’informazione su questi temi – dichiara il presidente della Federazione degli Ordini dei Medici Chirurghi, Filippo Anelliuna delle strategie fondamentali per la promozione della Salute”.

“I programmi di screening audiologico neonatale e il trattamento precoce della sordità infantile – conclude il presidente della Società Italiana di Audiologia e Foniatria (Siaf) Stefano Berrettinicon protesi acustiche o impianto cocleare hanno consentito contenere le conseguenze della ipoacusia infantile e hanno portato quasi alla scomparsa la condizione di sordomutismo”.

di silvia De Luca
© Riproduzione Riservata
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