Il nuovo monitoraggio del Ministero della Salute sull’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) conferma le difficoltà della Sicilia, che nel 2023 non raggiunge la sufficienza in due aree su tre e perde 11 punti rispetto al 2022.

Il nuovo monitoraggio del Ministero della Salute sull’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) conferma le difficoltà della Sicilia, che nel 2023 non raggiunge la sufficienza in due aree su tre e perde 11 punti rispetto al 2022.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’esposizione al PM2.5 è responsabile dell’aggravamento di patologie respiratorie come asma e bronchite cronica, ma anche di aumento della mortalità per infarto, ictus, tumori polmonari e complicanze cardiovascolari.

In Sicilia scatta l’obbligo di assumere medici non obiettori di coscienza nelle strutture ospedaliere pubbliche, garantendo così la piena attuazione della legge 194 del 1978, che tutela il diritto delle donne all’interruzione volontaria di gravidanza.

Ma quanto incide, oggi, la spesa sanitaria sulle tasche dei cittadini? E cosa succede in una regione fragile come la Sicilia, dove l’accesso alle cure è spesso una corsa a ostacoli?

Con l’arrivo della primavera, molti siciliani si trovano a fare i conti con le fastidiose manifestazioni delle allergie stagionali. Ma quali sono i pollini più diffusi nella nostra Regione e con quale intensità si presentano?

Da ormai molti anni la Sicilia è diventata uno degli epicentri dei flussi migratori che attraversano il Mediterraneo. Dal novembre 2013 a oggi, oltre 400.000 migranti sono approdati sulle coste siciliane, un dato impressionante riportato dal Piano di Contingenza Sanitario Regionale Migranti.

Rispetto alla programmazione nazionale, in Sicilia a fronte di 720 posti letto di terapia intensiva “ne sono stati effettivamente realizzati 151 (ossia il 21%), di cui solo 109 collaudati e in uso; mentre a fronte di 350 posti letto di terapia semi o sub-intensiva programmati, ne sono stati realizzati 116 (ossia il 33%), di cui solo 78 collaudati e in uso”.

Un innovativo sistema digitale per monitorare in tempo reale l’uso degli antibiotici in tutti gli ospedali siciliani: questa la missione di Prassi (Piattaforma regionale per l’antimicrobial stewardship Sicilia), presentata nei giorni scorsi nella sede dell’assessorato regionale della Salute alle Direzioni strategiche delle Aziende sanitarie dell’Isola.

Nel 2025, il sistema sanitario siciliano vivrà un cambiamento epocale con l’introduzione di accordi strategici tra il pubblico e il privato, ma anche importanti cambiamenti ai vertici della sanità regionale

Nel 2024 più di 1 cittadino italiano su 3 (il 36,3%), tra quanti hanno espresso la propria volontà nelle anagrafi comunali, ha optato per l’opposizione al prelievo degli organi con un aumento di circa 5 punti percentuali rispetto all’anno precedente.