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O.S.S. siciliani: “Siamo uniti grazie alla presidente AIPOSS”

Laura Mantione, presidente Aiposs

Siamo orgogliosi di avere accettato gli avvisi e i click day che nella Regione Siciliana ci hanno dato la possibilità di mettere in evidenza la nostra categoria”. Inizia così la lettera che migliaia di Operatori Socio Sanitari hanno voluto rivolgere alla nostra redazione. Continuano gli O.S.S. – “Sin dal primo momento abbiamo trovato nella persona della Presidente della AIPOSS, Laura Mantione, la giusta guida che ci ha incoraggiati ad accettare le chiamate dopo avere partecipato gli avvisi ed ai click day. La nostra resta una professione indispensabile e necessaria. Abbiamo trovato nella stessa Presidente una energia e una umanità meravigliosa che ci ha dato quel giusto slancio e ci ha permesso di essere in prima fila con orgoglio. Non dimenticheremo mai quello che nessuno riesce ad immaginare. La nostra Terra aveva bisogno di noi e Lei con la Sua tenacia ci ha resi forti perché ha trasmesso in noi forza e coraggio. Lo ha fatto anche con un pugno un po’ duro ma era giusto che lo facesse in un momento di emergenza tale. Vogliamo esprimere il nostro ringraziamento verso una donna “madre” per gli O.S.S con un cuore puro e con una umanità che tutti dovrebbero avere. Abbiamo chiesto come redazione, alla Presidente di rispondere a questi ragazzi  –

Sono immensamente commossa che gli O.S.S. hanno preso finalmente il volo. Ho cercato di dare loro sempre la spinta giusta. Le loro emozioni sono le mie ed il conforto che ci siamo dati, ormai da più di un anno, sotto tutti i punti di vista è stato un rafforzamento della categoria che ci ha ben radicato anche umanamente. Siamo parte dell’equipe e colonne portanti delle aziende sanitarie.  In uno dei momenti più difficili della nostra storia, gli O.S.S. della Sicilia non si sono tirati indietro.

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In una Regione come la nostra, siamo orgogliosi di essere in prima linea perché ancora una volta la categoria sta mostrando la sua importanza nelle aziende sanitarie. Gli stessi infermieri oggi decantano il non demansionamento che li ha resi compatti alla categoria amalgamandosi in un ottimo lavoro di equipe. Grazie a tutti i canali che l’Associazione ha attivato durante il percorso, migliaia di O.S.S. sono stati messi a conoscenza di tutti gli avvisi e i click day che sono stati deliberati dalle aziende sanitarie. Dico sempre loro di non mollare e di non avere nessuna paura perché questi siamo anche noi. Quelli che a diretto contatto con i pazienti covid respiriamo le loro emozioni, le loro paure. La loro immagine è riflessa sulle nostre visiere ma i nostri occhi leggono in loro un mondo. Passano sotto i nostri sguardi e loro non sanno chi siamo tranne se i nostri nomi vengono scritti sulle nostre visiere. Porteremo sempre ogni paziente dentro di noi perché non potremo mai dimenticare quello che proviamo.

Tengo a precisare ed evidenziare anche che una piccola parte di operatori socio sanitari, hanno continuato senza tregua a beffeggiare la categoria. Personalmente dichiaro che nonostante gli insulti e gli attacchi che continuo a ricevere non mi sono mai tirata indietro per sostenere la categoria e se qualcuno pensa di intimidirmi con illazioni che posso essere messe in causa voglio ricordare a qualcuno che esistono norme che tutelano la nostro dignità umana e la nostra indissolubile deontologia professionale. Nessuno può permettersi di ledere la dignità e il decoro di chi è sentinella di speranza. Gli articoli 594 e 595 del codice penale disciplinano i reati di ingiuria e di diffamazione e aprono seri scenari per chi non ha garbo e rispetto verso l’altrui posizione professionale ed etica. Fermo restando che è sempre salva la possibilità di costituirsi parte civile per richiedere un congruo risarcimento per i danni morali e d’immagine eventualmente arrecati alla nostra imprescindibile categoria professionale.

Ritengo fondamentale valorizzare il lavoro degli O.S.S.  e voglio mettere in evidenza  il rischio che a fronte del grande contributo dato  durante l’emergenza  possa essere una prospettiva per la categoria anche quando l’emergenza sarà rientrata. Lo stesso deve essere preso in considerazione per tutti quegli infermieri che si sono trovati in trincea e con la loro abnegazione hanno sorretto le aziende sanitarie.

Ringraziamo sempre il Governo Musumeci che ci sostiene e ci nomina. Siamo gli O.S.S. della Regione Siciliana orgogliosi di vivere la nostra amata Terra e per essa abbiamo sempre sperato. Restiamo sempre solidali al nostro Assessore alla Salute Ruggero Razza che consideriamo sempre come il nostro Assessore e che rivogliamo al suo posto. Le istituzioni devono necessariamente valorizzare in via definitiva il comparto sanitario.

Va rivisto da subito un piano politico/economico che vada a concentrarsi sui sanitari. LʼO.S.S. deve rientrare in questo, deve entrare in quella benedetta Area Socio Sanitaria perché è lì che deve stare, è quello il suo posto. Una figura professionale che fornisce assistenza diretta al paziente non può essere valutata figura “tecnica” o di “interesse sanitario” lʼO.S.S. è una figura Socio Sanitaria.. Cerchiamo di valorizzare lʼ assetto sociale, quello umano. Rispettiamo il lavoratore rispettiamo la vita. Cosi come gli avvisi anche i click day hanno valorizzato la professioni sanitarie che le aziende sanitarie hanno deciso di deliberare e per questo ringraziamo gli organi preposti. Ritengo sia necessario mettere nelle condizioni ottimali, per un futuro della sanità, i Direttori Sanitari e il mio interpello è rivolto al Governo Musumeci affinché metta in sicurezza il lavoro degli O.S.S., svolto con rischio altissimo combattendo un nemico che non guarda in faccia nessuno e che spesso si nasconde per mettere in campo la sua feroce letalità.

di Redazione
© Riproduzione Riservata
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