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Carne contaminata: dichiarata emergenza per epidemia di listeriosi in Spagna

Listeria monocytogenes è un batterio ubiquitario, ovvero molto diffuso nell’ambiente, è possibile trovarlo sia nel suolo e che nell’acqua, vista la sua diffusione non è difficile che possa entrare in contatto con gli alimenti contaminandoli.

Gli alimenti a rischio contaminazione da Listeria monocytogenes, sono in particolare: latte crudo (o non ben pastorizzato), formaggi a pasta molle ed erborinati (es. brie, gorgonzola e camembert), gelati, carni crude o poco cotte (es. paté, salumi, salcicce, hamburger e wurstel), pesce crudo o affumicato, ortaggi e cibi pronti da consumare senza cottura (insalate già lavate, frutta già tagliata, prodotti di rosticceria a base di carne).

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La Listeria può moltiplicarsi anche nei cibi surgelati, pertanto è importante mantenere un’adeguata catena del freddo nel caso di acquisto di prodotti confezionati. Occorre comunque precisare che la comparsa della malattia è condizionata dalla suscettibilità dell’individuo e dal numero di batteri presenti nell’alimento al momento dell’ingestione.

I sintomi sono vari e dipendono dai soggetti colpiti. Negli adulti con sistema immunitario compromesso e negli anziani può provocare meningiti, encefaliti e gravi setticemie. Dal 2015 al 15 giugno 2018 in 5 Stati membri dell’Ue sono stati segnalati 47 casi di listeriosi, di cui 9 ad esito fatale, causati da un nuovo ceppo di Listeria monocytogenes, particolarmente invasivo.

In Italia, al momento, non risultano focolai di infezione e per rafforzare e armonizzare la sorveglianza di questa malattia tra le Regioni è partita nel 2018 un’Azione centrale del ministero della Salute.

Un allarme Listeria è scattato quest’estate in Spagna dove è stata dichiarata l’emergenza per l’epidemia di listeriosi causata dalla carne della società di Siviglia Magrudis SL, commercializzata con il marchio Mechà, affettato di arrosto di maiale tipico della regione meridionale. Il ministero della Salute Spagnolo ha attivato i sistemi di allarme e comunicazione con le autorità europee e l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nel caso in cui casi di listeriosi possano essere identificati in altri Paesi.

Si tratta di una misura precauzionale a causa della possibilità che alcuni turisti possano essere stati contagiati dopo aver consumato prodotti contaminati in Spagna, portando così la listeriosi nel proprio paese d’origine al ritorno dopo le vacanze.

L’invito delle autorità sanitarie è sempre di fare attenzione ai lotti di carne consumata. Sul sito Viaggiate sicuri della Farnesina è presente un avviso di allerta in cui si consiglia di evitare il consumo della carne in questione. Si consiglia di evitare il consumo del prodotto in questione e di applicare le norme di igiene previste per tutte le tossinfezioni alimentari: cottura completa dei cibi, lavaggio scrupoloso delle verdure prima dell’uso, separazione delle carni crude dalle verdure e dai cibi cotti e pronti al consumo.

Qualora, durante o a seguito di un viaggio in Spagna, si manifestassero per più giorni i sintomi dell’infezione (diarrea, febbre, nausea, dolori muscolari) si raccomanda di rivolgersi ad una struttura medica e di richiedere la diagnosi di listeria attraverso le analisi del sangue.

di Raffaella Mallaci Bocchio
© Riproduzione Riservata
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