Si sa, la storia della sanità siciliana non ha mai brillato per efficienza. Tra povertà sanitaria, lunghe liste di attesa da abbattere e proteste, non ultime quelle dei laboratori di analisi, a cavallo del nuovo anno per l’introduzione del nuovo tariffario, sotto al tappeto si nasconde altra polvere. La carenze di medici è ben nota e il reclutamento dall’estero, al momento, è l’unica tra le ipotesi vagliate ritenuta percorribile e così potata avanti. Una strategia così “estrema” evidenzia l’incapacità di formare e (soprattutto) poi valorizzare una professione che nel corso degli anni, pezzo dopo pezzo, ha perso la sua capacità attrattiva. Tutta l’Isola inizia a vederne le conseguenza ma i primi segnali di allarme, non colti e sottovalutati, era giunti già molto tempo prima dai…