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Reti tempo-dipendenti: Sicilia in affanno, ma non tra le peggiori Regioni

Performance non eccelse in Sicilia per le Reti tempo dipendenti che sono in affanno ma resistono. Ad evidenziarlo è l’Agenas nella Terza indagine nazionale sullo stato di attuazione delle reti tempo-dipendenti, condotta sui risultati del monitoraggio 2022.

La rete dell’emergenza-urgenza tempo-dipendente funziona bene in varie Regioni del Nord. Prima per assistenza e presa in carico è la provincia autonoma di Bolzano, risultati positivi anche in Veneto e Lombardia. Performance peggiori al Sud come in Sardegna e soprattutto Campania, che risulta ultima. Forti criticità si hanno anche in la Valle d’Aosta.

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L’Indagine consegna uno scenario molto diversificato.

In generale i tempi di attesa sono elevati nella maggioranza delle Regioni. Un dato che preoccupa sono anche gli abbandoni del Pronto soccorso da parte dei pazienti, con percentuali elevate in Campania, Sardegna e Sicilia con oltre il 6% della media nazionale.

Per quanto riguarda invece la Rete cardiologica, emerge che le tre regioni maggiormente virtuose sono Marche, Toscana ed Emilia-Romagna, mentre in fondo alla classificazione troviamo ancora regioni meridionali come la Calabria, ma è la Sicilia la regione con maggiori criticità per questa rete.

Rispetto alla rete tempo-dipendete per l’ictus, uno dei parametri valutato nell’indagine è la mortalità a 30 giorni dal ricovero. Performance positive sono registrate nella Provincia autonoma di Bolzano, Emilia-Romagna e Liguria. Gli ultimi posti sono invece occupati da Valle d’Aosta, Molise e Basilicata. La Sicilia, anche qui mostra delle criticità ma si posiziona al 16 posto, quindi non tra le ultime province, idem per la rete Trauma.

Interessanti i dati di “fuga” dei pazienti dal Pronto soccorso. L’Agenas ha calcolato la percentuale degli accessi con abbandono del paziente prima della visita medica o in corso di accertamenti e-o prima della chiusura della cartella clinica. La Regione con la più alta percentuale di abbandono è la Sardegna seguita da Sicilia, Campania, Abruzzo e Lazio. I problemi principali? Scarsa organizzazione, carenza di personale e lunghe attese.

Per quanto riguarda i ricoveri da Ps considerando la summa di tutti i colori triage. Sono ben 13 le regioni che superano la media nazionale pari al 12,79%. Supera di molto il tetto la Puglia con circa il 18% di ricoveri sul totale degli accessi in Ps, seguita nella classifica da Umbria, Calabria, Lazio, Basilicata, Liguria, Valle D’Aosta, Sardegna e Molise, Sicilia, Campania, Abruzzo. Al limite la regione Marche. Ricoveri nettamente inferiori alla media nazionale il Fvg (7,85%), Veneto (8,71%) e poi la Pa Bolzano, Lombardia, Pa Trento, Piemonte, Emilia Romagna e Toscana.

di Giorgia Gorner Enrile
© Riproduzione Riservata
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