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Ragusa, pugno duro dell’Asp: le dichiarazioni sui 30 sanitari sospesi “NoVax”

Qualche giorno fa l’Asp di Ragusa ha sospeso dal servizio i dipendenti non ancora sottoposti alla vaccinazione anti Covid. Sono stati circa 30 tra medici, infermieri e operatori sanitari coloro che si sono visti sospendere per tali ragioni.

A tal proposito interviene il direttore generale dell’Asp di Ragusa, Angelo Aliquò: “Non è un provvedimento disciplinare, ma è semplicemente l’applicazione di una norma che prevede che queste persone abbiano un requisito che è venuto meno“, precisa anzitutto. “Mettiamo caso un medico venga contagiato dal Covid e lo trasmette, oppure muore, la colpa potrebbe essere anche nostra. Noi abbiamo applicato alla lettera quello che è previsto dal decreto legge del 1 aprile (art.4 del D.L. 01.04.2021)“.

Abbiamo fatto le verifiche necessarie, abbiamo fatto un invito, poi le diffide. Abbiamo e stiamo ancora esaminando perché non sono solo questi 30, ma tra tutti, loro erano senza un motivo valido. Di loro comunque 9 si sono già vaccinati, quindi non sono più sospesi, e altri hanno prenotato. Una si è dimessa – continua il direttore – C’è anche chi ha dichiarato di avere avuto il Covid pur di non vaccinarsi, ma dopo i controlli è risultata una notizia falsa, per cui stiamo facendo delle verifiche anche in questo senso“, conclude Aliquò.

A sostenere la posizione dell”Asp iblea è il presidente dell’OPI (Ordine delle Professioni Infermieristiche) di Ragusa, Gaetano Monsù: “Credo che ognuno di noi abbia diritto all’autodeterminazione, però il nostro non è un lavoro di ufficio, ma abbiamo a che fare con persone, con situazioni di fragilità, critiche. Chi non vuole vaccinarsi deve prendersi le proprie responsabilità. Io sono al 100% per vaccinarsi, per me è un obbligo morale, etico e deontologico, anche perché è il nostro stesso codice a sottolineare l’importanza della salvaguardia della salute degli utenti – prosegue – Mi dispiace per i colleghi che hanno preso questa posizione ma se ne devono assumere la responsabilità“, conclude.

Appoggio alla decisione arriva anche da Mario La Rocca, dirigente generale del Dipartimento Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico della Regione Siciliana, che dichiara: “Quello della Asp di Ragusa è un provvedimento adottato a tutela di tutti i cittadini sulla base della nuova normativa in materia. Auspico che, anche negli altri territori in cui venisse riscontrato il rifiuto di sanitari a sottoporsi al vaccino anti-Covid, le Aziende sanitarie adottino le stesse misure”.

Secondo l’Ordine dei medici di Palermo, la sospensione dall’attività dei medici è un atto dovuto dell’Asp per evitare un eventuale contagio. Cosa diversa è la sospensione dei professionisti dall’Ordine professionale. In questo caso assumerebbe i contorni di un’azione disciplinare. Una questione che va chiarita in sede ministeriale. La Federazione nazionale (Fnomceo) ha posto il quesito al Ministero ed è in attesa di un riscontro.

di Paola Chirico
© Riproduzione Riservata
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