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“Psicogeriatria, Cardiologia, Diabetologia hanno qualcosa in comune?”: il convegno a Nicosia

Si svolgerà a Nicosia presso la sala eventi dell’Hotel “La Torretta” dal 4 al 5 ottobre un convegno scientifico sul tema “Psicogeriatria, Cardiologia, Diabetologia hanno qualcosa in comune?”.

L’iniziativa promossa con il patrocinio di diversi partner istituzionali vedrà la partecipazione di numerosi esperti che dibatteranno su temi di particolare rilevanza medica e sociale, ma anche sulla loro stretta relazione.

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L’evento  E.C.M. n. 270911 è rivolto a Medici Chirurghi (tutte le specializzazioni), Farmacisti Ospedalieri e Territoriali, Psicologi, Psicoterapeuti, Infermieri. Presidente del Congresso è il dottore Giuseppe Barbagallo mentre i componenti del Comitato Organizzativo sono: G. Barbagallo, P. Benenati, S. Li Volsi, S. Maiuzzo, C. Notararigo,D. Sanfilippo, M. Scardino, G. Trovato.

La popolazione mondiale sta invecchiando rapidamente – afferma Giuseppe Barbagallo  –  attualmente si calcola che la speranza di vita a 60 anni arriva ai 20,4 anni; in Italia l’aspettativa di vita supera gli 82 anni. Con l’aumento dell’aspettativa di vita aumenta anche l’incidenza delle malattie croniche come il diabete. In Italia la prevalenza di diabete è pari al 5,4% (dati 2015), ma il 15,2% dei soggetti fra 65 e 74 anni ed il 19,8% dei soggetti ultra75enni è affetto da diabete. 18.000 decessi, 75.000 infarti cardiaci, 18.000 ictus, 20.000 IRC e 5.000 amputazioni agli arti inferiori si correlano alla malattia diabetica. Inoltre è ampiamente dimostrato che il diabete mellito è un importante fattore di rischio per lo sviluppo di deficit cognitivo e di disturbi del tono dell’umore come ansia e depressione e che una valutazione della funzione cognitiva del paziente diabetico anziano sia essenziale per le ripercussioni che può avere su tassi di ricovero ospedalieri, capacità autoassistenziali, follow-up specialistico e aumentato rischio di istituzionalizzazione”.

“I costi sanitari – continua Barbagallo – correlati al diabete assorbono circa il 9% della spesa sanitaria complessiva e sono in costante crescita. Questi dati impongono una riflessione circa la necessità di intervenire più efficacemente sia sul fronte della prevenzione della malattia che su quello della cura e dell’assistenza. E’ da ciò che nasce la necessità di fornire aggiornamenti professionali specifici a tutte le figure professionali quali infermieri, medici di medicina generale e specialisti finalizzati a gestire in maniera più accurata questa cronicità prevenendola, ove possibile, e diagnosticandola e curandola meglio cosi da ridurne l’impatto sociale ed economico”.

“L’esigenza di questo convegno – conclude Giuseppe Barbagallo – è quella di creare un confronto costruttivo fra le diverse figure assistenziali che, a vario titolo, si occupano di diabete nei differenti ambiti (territorio ed ospedale) al fine di fornire gli strumenti  culturali, diagnostici e terapeutici che consentano di gestire meglio il diabete oltre quegli aspetti che ne vengono impattati direttamente o indirettamente cosi da poter elaborare strategie comuni che mettano al centro il paziente diabetico. Cercheremo quindi di creare il Know-how adeguato per una gestione del diabete nella sua interezza e complessità”.

 

di Redazione
© Riproduzione Riservata
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