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Prevenzione al primo posto: il seminario di presentazione del nuovo piano regionale CLICCA E GUARDA IL VIDEO

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Prevenzione e promozione della salute, parità di accesso e una corretta comunicazione: questi gli obiettivi del piano regionale di prevenzione. L’evento di presentazione, organizzato dal Cefpas in collaborazione con il Servizio 5 del DASOE, si è tenuto stamattina nell’aula magna dell’ospedale Cervello di Palermo e ha visto la partecipazione di molte autorità del panorama istituzionale, vertici delle Asp e delle Aziende ospedaliere, esponenti del mondo scientifico, accademico e dell’associazionismo.

A fare il punto sul nuovo piano quinquennale è Daniela Segreto, dirigente del servizio 5 del Dipartimento Attività Sanitaria Osservatorio Epidemiologico dell’Assessorato Salute: “Il piano regionale della prevenzione 2020\2025 è un quadro logico all’interno del quale si intestano tutte le attività di prevenzione e promozione della salute, fondamentali. Queste attività saranno portate avanti nel prossimo quinquennio dall’Assessorato alla Salute, tutte le aziende sanitarie provinciali che hanno tra i propri obiettivi istituzionali l’adempimento. Partecipano anche le aziende ospedaliere e per la prima volta il coinvolgimento reale ed attivo di tutte le associazioni di categoria, volontariato, le altre istituzioni come l’INAIL, CONI. Ma anche altri assessorati come quello del Lavoro, quello della Formazione e Istruzione. Un altro importantissimo stakeholder è l’ANCI”, afferma.

Resta al primo posto quindi la lotta ad ogni forma di disuguaglianza, rendendo accessibile la sanità regionale a tutti: “Il piano è molto articolato ed è composto da più piani operativi – spiega Mario Palermo, Dirigente del Servizio 4 Igiene Pubblica e Rischio Ambientale del DASOE – Il mio piano riguarda l’antibiotico resistenza, le malattie infettive e le vaccinazioni, tre argomenti penalizzati dalla pandemia. Non si parla più di antibiotico resistenza, creando un grosso problema di utilizzo del mezzo. Per quanto riguarda le malattie infettive, sebbene i medici abbiano imparato l’importanza di notificare le informazioni, hanno smesso di farlo per le altre patologie, infatti solo il 40% sul totale è stato notificato. Sulle vaccinazioni abbiamo notato un peggioramento per il vaccino esavalente e morbillo (rispettivamente 86% e 87%), dato importante il fatto che sia stato somministrato maggiormente quello non obbligatorio. Credo sia possibile intervenire per garantire la salute dei nostri concittadini“.

La disponibilità è totale quindi tenendo in considerazione che per la realizzazione e la riuscita con successo del piano per la sua attuazione è fondamentale coinvolgere chiunque possa.

Il piano ci mette per la prima volta nella necessità di creare una struttura che possa supportarlo. Molto importante infatti è la governance che si estrinseca su due livelli per l’applicazione del piano: uno è centrale quindi regionale dove c’è un gruppo di lavoro che è fatto dai referenti regionali quindi il DASOE, il coordinatore del piano per la prevenzione e i coordinatori aziendali del piano con il supporto c’è anche la rete territoriale“, spiega Antonietta Costa, Dirigente medico Asp Palermo in comando al Servizio 5 DASOE.

Per la realizzazione del piano sono stati evidenziati sei macro obiettivi più urgenti: malattie croniche non trasmissibili, dipendenze e problemi correlati, incidenti domestici e stradali, infortuni e incidenti professionali, clima e salute, malattie infettive prioritarie.

Il Piano di prevenzione 2020-2025 quest’anno ha sei importanti obiettivi strategici non più in solo ambito sanitario ma anche in termini di prevvenzione di incidenti stradali così, come incidenti in ambito domestico e ovviamente incidenti sui luoghi di lavoro. Ovviamente l’aspetto sanitario è ancora preso in grande considerazione e rilievo“. Lo dice Mario La Rocca, dirigente generale della programmazione dell’assessorato regionale alla Salute.

L’obiettivo – aggiunge La Rocca – è quello di prevenire le malattie geneticamente non trasmissibili, le malattie infettive ed anche ogni forma di dipendenza, ci occuperemo anche di salute e dell’ambiente in particolare. Per tutto questo, si è reso necessario il coinvolgimento, oltre che degli assessorati regionali interessati, anche di una serie di enti diversi, come Inail, Coni, l’Ufficio scolastico regionale della Sicilia, fondamentale per la prevenzione in ambito scolastico, associazioni di volontariato e associazioni datoriali“.

Anche l’Ordine dei Medici di Palermo pone la sua attenzione sul piano regionale: “Avere un programma su ciò che deve essere fatto è ciò che chiediamo. Per il suo sviluppo abbiamo dato la massima disponibilità“, afferma Toti Amato, presidente dell’Omceo palermitano.

di Paola Chirico
© Riproduzione Riservata
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