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Le creme anestetizzanti riducono il dolore nei bambini solo se usate bene

dolore bambino

dolore prelievoAssistere al pianto per dolore di un bambino durante un’iniezione, un prelievo ematico o l’inserzione di un cateterino venoso periferico è un’esperienza a cui nessun genitore e/o professionista sanitario vorrebbe partecipare.

Davvero è necessario che i bambini avvertano dolore?

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Oggi in tutti gli ospedali pediatrici esistono varie forme di anestetici topici per ridurre il dolore da venipuntura o iniezione. Questi vengono usati sotto stretto controllo medico date le indicazioni e controindicazioni riportate su ogni foglio illustrativo. Alcuni sono spray poco utili che trovano indicazione solo per le mucose e, se spruzzati sulla cute e rimossi velocemente hanno un effetto pari al placebo, altri anestetici potrebbero avere un reale effetto benefico, se usati correttamente. Una metanalisi del 2018 pubblicata sul Journal of Child Health Care ha mostrato, infatti, come le creme anestetizzanti di lidocaina e prilocaina siano efficaci nella riduzione del dolore specie nelle iniezioni intramuscolari e durante la vaccinazione. Purtroppo però, per garantire un reale effetto anestetizzante devono essere applicate secondo procedure adeguate.

Circa un’ora prima della procedura (ma non più di 5 ore prima) l’infermiere o il medico devono applicare uno spesso strato di crema sulla zona di inserzione dell’ago e tutto intorno, senza spalmare. È bene lasciare che sia un professionista ad eseguire questa procedura in quanto la quantità di farmaco da applicare dipende dal dosaggio correlato all’età del bambino;

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La crema deve essere poi coperta da un bendaggio occlusivo come un cerotto trasparente, che viene rimosso immediatamente prima dell’inizio della procedura (ad esempio immediatamente prima di inserire l’ago).

Questa corretta procedura non è nota a tutti e spesso non viene eseguita in modo appropriato nonostante la disponibilità di questi prodotti. L’applicazione della sostanza anestetizzante con successiva rapida rimozione dalla cute del bambino non riduce affatto il dolore e rappresenta un semplice spreco di risorse con un effetto placebo sul bambino e sulla psiche del genitore.

Garantire cure efficaci, basate su evidenze scientifiche validate, migliora la qualità di vita dei piccoli pazienti e deve diventare una prerogativa del Servizio Sanitario.

di Marika Lo Monaco
© Riproduzione Riservata
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