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Tumore al seno: cinque facili passi per una corretta autopalpazione

La prevenzione del tumore del seno deve cominciare a partire dai 20 anni con l’autopalpazione eseguita con regolarità ogni mese.

Ogni anno in Italia vengono diagnosticati più di 50 mila nuovi casi di tumore al seno. Grazie ai continui progressi della medicina e ai numerosi screening per la diagnosi precoce, tuttavia, di questa malattia oggi si muore meno rispetto al passato.

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Il tumore al seno colpisce prevalentemente le donne oltre i 40 anni e i fattori di rischio responsabili sono correlati allo stile di vita e identificati come una dieta povera di frutta e verdura ma ricca di grassi animali, il fumo di sigaretta e la sedentarietà.

L’esame periodico del proprio seno permette di imparare a conoscerne l’aspetto e di notare qualsiasi cambiamento.
Sebbene la sola autopalpazione non basti per parlare di diagnosi questa, se eseguita correttamente e regolarmente, può aiutare a ridurre il rischio di diagnosi di tumore al seno in fase avanzata.

L’autopalpazione può essere eseguita a partire dai venti anni e una volta al mese, preferibilmente una settimana dopo la fine del ciclo, periodo in cui il seno è meno dolente turgido. Indifferentemente invece durante la gravidanza o la menopausa.

Nelle donne giovani, è indispensabile proseguire con controlli annuali del seno da uno specialista senologo solo in caso di necessità, mentre dopo i 50 anni è consigliata una mammografia o una ecografia ogni due anni.

I 5 passi per una corretta autopalpazione

  1. Posizionarsi in piedi davanti ad uno specchio con le braccia distese lungo i fianchi, poi poggiarle sul bacino e spingere in modo da contrarre il muscolo pettorale: in questo modo sarà possibile osservare le imperfezioni naturali del proprio seno;
  2. Ripetere l’osservazione con le braccia alzate, mettendo in evidenza la zona delle ascelle. Successivamente porsi anche di profilo per controllare la linea delle mammelle;
  3. Piegare il braccio sinistro dietro la nuca. Procedendo in senso orario, con l’aiuto della mano destra palpare a dita tese e delicatamente la mammella sinistra: ricercate eventuali indurimenti, masse, addensamenti. Ripetete sul seno destro e controllare anche la zona tra seno e ascella;
  4. Ripetere l’autopalpazione distese sul letto, ponendo un cuscino sotto la spalla sinistra e portando la mano sinistra sotto la nuca. Ripetere l’operazione anche per il seno destro;
  5. Sedute su una sedia, infine, stringere delicatamente i capezzoli tra le dita per rilevare possibili fuoriuscite di liquido.

Se nel corso dell’autopalpazione dovessero emergere noduli o ispessimenti è importante non allarmarsi, poiché può essere il segno di un riscontro innocente, ma informare il proprio medico che vi saprà indirizzare verso le indagini da eseguire.

 

di Maria Cavallaro
© Riproduzione Riservata
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