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Ricerca: firmato un protocollo di intesa tra l’università di Pittsburgh e gli atenei siciliani

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Progetti di ricerca comuni sui settori di reciproco interesse. Relazioni che vedranno lo scambio non solo di pubblicazioni accademiche ma anche si insegnanti, studenti e ricercatori, così da garantire una condivisione di esperienze. Allo stesso tempo un insegnamento innovativo insieme alla programmazione di corsi. Sono questo alcuni punti del protocollo firmato, a palazzo d’Orleans, tra l’università americana di Pittsburgh e gli atenei siciliani.

E’ importante questo scambio di esperienze perché qualifica sempre di più la sanità siciliana – ha detto il presidente della regione siciliana, Nello MusumeciIl protocollo fra le nostre quattro università e l’università di Pittsburgh, tra le più all’avanguardia negli Stati Uniti, credo che sia un ulteriore passo avanti. Vogliamo e speriamo che entro qualche anno – ha aggiunto il presidente – la sanità siciliana possa essere considerata competitiva con le più importanti regioni d’Europa. Attraverso questo protocollo consolidiamo un impegno che é finanziario, formativo, di scambio di esperienze, di accoglienza di ricercatori proprio per migliorare la qualità dell’offerta. Puntiamo anche alla edilizia sanitaria e alla sua riqualificazione. Lo stiamo facendo per Palermo, Catania, Siracusa lo abbiamo fatto per Ragusa e lo faremo per le altre città minori“.

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Vogliamo evitare che i siciliani vadano fuori dalla Sicilia per curarsi, lavoriamo per evitare la migrazione sanitaria. Ci vorranno degli anni per ottenere il massimo del risultato. In Sicilia abbiamo delle eccellenze, anche se molto spesso siamo animati dal pregiudizio. Sono a macchia di leopardo ma vanno valorizzate“, lo ha detto il presidente della Regione, Nello Musumeci a margine della firma di un protocollo d’intesa.

Servono nuovi investimenti“, ha aggiunto Musumeci. Ma c’è anche il problema dei “medici che mancano. Un problema questo che non possiamo risolvere noi. Stiamo purtroppo raccogliendo il frutto di anni e anni di una politica poco lungimirante“, ha concluso Musumeci.

“Il nostro governo con le università ha raddoppiato il numero di borse di studio e le risorse finanziarie a sostegno degli specializzandi ma anche di giovani ricercatori che vogliono restare nel mondo accademico. Il problema non lo può risolvere da sola la regione con un bilancio sempre più magro e difficile. Serve una nuova politica delle università da parte del governo centrale. Stiamo lavorando in perfetta intesa con i quattro atenei per uno scambio di esperienze e i cento stagisti che dovranno venire a lavorare nella pubblica amministrazione regionale, nei prossimi mesi, sono la testimonianza di come oltre allo sforzo finanziario ci sia da noi la consapevolezza che l’università è uno strumento di crescita che dobbiamo mettere a profitto sul territorio“, ha detto Musumeci.

Io sono contrario alle facoltà di medicina a numero chiuso. Mancano medici, mancano specialisti, allora consentiamo a tutti i ragazzi di iscriversi all’università. Magari al secondo anno facciamo una verifica del profitto, del numero di materie sostenute. A quel punto si può determinare una selezione. I nostri ospedali hanno bisogno di personale sanitario. C’e’ tanta voglia di lavorare ma non troviamo medici“, ha aggiunto il presidente della Regione –Addirittura in alcune regioni d’Italia si è pensato di coinvolgere l’esercito, i medici militari – ha aggiunto Musumeci -. In Sicilia stiamo lavorando perché i camici bianchi possano aumentare e dare risposte concrete al bisogno di assistenza che emerge dal territorio“.

A sottoscrivere il protocollo, che avrà una durata di cinque anni, il rettore dell’università di Pittsburgh Patrick Gallagher, insieme ai quattro rettori degli atenei siciliani.

Serve un intervento choc da parte del parlamento nazionale per porre un serio rimedio alla crisi legata alla carenza dei medici specializzati in Italia e ritengo che la finestra relativa alla conversione del dl Calabria, con il passaggio in Senato, possa essere utilizzata proprio per introdurre delle misure emergenziali ed arginare cosi’ una condizione che col passare del tempo rischia di diventare sempre più critica“. Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza a margine della presentazione del protocollo.

Razza ha anche ricordato che proprio “l’ultima Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana contava 500 posti messi a bando e circa l’80 per cento è stato coperto, senza queste nuove energie il danno sarebbe stato maggiore“.

L’assessore alla Salute ha anche anticipato di aver firmato la direttiva che avvia i concorsi di bacino per infermieri e operatori socio-sanitari per circa 1.700 posti. 

Porterà la possibilità di una collaborazione internazionale di grande prestigio, – ha sottolineato il rettore dell’università di Messina, Salvatore Cuzzocreadove tutti gli atenei si potranno migliorare, portando avanti delle attività nell’ambito biomedico molto utili alla Sicilia, ai nostri studenti, agli specializzandi e a tutto il sistema“.

Ci sarà, infatti, la possibilità per studenti siciliani di andare a fare programmi di ricerca a Pittsburgh. Allo stesso modo i ricercatori di Pittsburgh potranno venire in Sicilia.

Per Fabrizio Micariè importante questa collaborazione con l’università statunitense anche per i corsi doppio titolo. Ovvero quei corsi che rilasciano doppia laurea”.

Noi abbiamo avviato numerosi rapporti con la parte Ismett qui in Sicilia – ha aggiunto poi il rettore di Palermo – Ad esempio quest’anno partiamo con un corso di infermieristica totalmente in lingua inglese dove la parte tirocini verrà svolta appunto presso l’Ismett“.

Da Ismett e UPMC che collaborano con un sistema sanitario regionale si passa, dunque, ad una collaborazione a 360 gradi che parte dalla sanità, estendendosi a tutte le branche della ricerca.

Secondo il rettore della Kore di Enna, Giovanni Puglisi, le opportunità di questo accordo toccheranno l’ambito di sviluppo della ricerca.

Grazie allo scambio tra docenti, studiosi e giovani che può portare anche all’approfondimento di nuove tecniche che oggi, in campo di salute, sono fondamentali“, ha precisato Puglisi. A prendere la parola, infine, anche il rettore di Pittsburgh Patrick Gallagher, “questo accordo – ha detto – ci aiuterà ad avanzare la nostra partnership con queste quattro università siciliane. I benefici comuni saranno quelli di aprire una possibilità per studenti qui a Pittsburgh anche per avanzare gli studi e le ricerche nei settori biomedici e delle scienze sanitarie“, ha concluso.

 

 

 

di Redazione
© Riproduzione Riservata
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