La copertura vaccinale media anti-Hpv nelle ragazze è al di sotto della soglia ottimale prevista dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (95% nel 12/mo anno di vita). Non raggiungono il valore del 95%, raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per limitare la circolazione dei patogeni nella collettività e ottenere, oltre alla protezione dei singoli soggetti vaccinati, anche la cosiddetta immunità di popolazione, le coperture vaccinali per polio e morbillo a 24 mesi.

A 36 e 48 mesi, invece, c’è un recupero e, a 4 anni, un superamento della soglia. E’ quanto emerge da un approfondimento sulle coperture nazionali al 2021 delle vaccinazioni dell’infanzia e anti-Hpv, pubblicato sul sito del ministero della Salute. Il capitolo sulle vaccinazioni nell’infanzia e nell’adolescenza parla di un “miglioramento generale delle coperture di gran parte delle vaccinazioni raccomandate nei primi anni di età, rispetto ai dati rilevati nell’anno precedente”.

Sul fronte Hpv, si legge sul sito del ministero, la vaccinazione anti-HPV si è dimostrata molto efficace nel prevenire nelle donne il carcinoma della cervice uterina (collo dell’utero), soprattutto se effettuata prima dell’inizio dell’attività sessuale. Le coperture relative al 2021 per il ciclo completo per le ragazze raggiungono però un valore massimo dell’83,82% per le nate nel 2005 (regione Umbria).

Il valore di copertura vaccinale nazionale per HPV nelle ragazze nella coorte più giovane (2009), che compiono 12 anni nell’anno di rilevazione, è al 32,22% (+1,9% rispetto alla rilevazione del 2020 sulle stesse fasce di età), mentre quello della coorte 2008 (che compiono 13 anni nell’anno di rilevazione) è al 53,53% (-5,13%). Anche per i ragazzi continua il progressivo miglioramento delle coperture delle singole classi di età, ma anche in questo caso nessuna raggiunge l’obiettivo di copertura del 95%.