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Sport e allenamento: pronti alla riapertura, attenti all’infortunio

Alla luce del nuovo piano strategico emanato dal governo, si iniziano ad allentare le maglie per ciò che concerne il poter svolgere attività fisica all’aperto. Sono ormai passati circa due mesi dall’inizio dello stop di quasi tutte le attività, e se nelle ultime settimane la possibilità di poter effettuare una passeggiata o una corsetta era rilegata entro i 200m da casa, con il nuovo decreto si assiste ad una apertura verso l’eliminazione di quest’obbligo. Che una persona sia stata sportiva o no, la voglia di ripartire anche solo per smaltire il peso dell’ultimo periodo è tanta. Tuttavia attenzione alla ripartenza!

Il detraining: Inevitabilmente, ed in maggior modo, in coloro che prima del blocco erano appassionati sportivi e che magari macinavano chilometri in bici, di corsa o a nuoto, vedono ora il loro corpo un po’ cambiato magari con meno tono muscolare.

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Il detraining non è processo veloce, ma avviene già dopo circa 7 giorni di stop totale. In particolare studi scientifici mostrano come la prestazione sportiva, specialmente per gli allenamenti di tipo aerobico andrà a coincidere con un decremento del massimo consumo di ossigeno di circa 10% in due settimane, arrivando fino ad un 15% in poco meno di due mesi. Mentre per la componente muscolare e quindi la forza, il decremento è meno marcato.

Ritorno allo sport

La voglia di ritornare a “macinare” chilometri non deve prevale. Il corpo, anche se possiede una memoria (memoria muscolare), è reso più fragile dal lungo periodo di stop. Quindi nelle primissime  sedute e comunque di buona norma e sempre consigliato seguire le seguenti regole per non incappare in qualche infortunio che costringerebbe ad allungare il periodo di inattività.

 Riscaldamento: focalizzare maggiormente l’attenzione nelle prime fasi del training svolgendo un riscaldamento graduale.

 Gradualità: non provare a mantenere lo stesso numero di chilometri ed intensità o il sollevare gli stessi pesi degli allenamenti pre-stop.

 Recupero: recupera adeguatamente tra gli allenamenti. Questo è importantissimo a livello metabolico per assimilare il carico di allenamento e per non trovarti subito in affanno.

 Defaticamento: non sottovalutare la parte finale dell’allenamento. Se svolto bene ti consentirà di evitare l’accumulo di tossine e di ossigenare meglio il muscolo, aiutandolo nel recupero.

 Allungamento: dedicare almeno 10 minuti allo stretching. Questo consentirà la maggiore flessibilità ed elasticità dei tendini.

  

di Dario Cerasola
© Riproduzione Riservata
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