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Sanità: mentre i politici pensano le possibili azioni una valanga di medici mancherà nell’immediato futuro

La Ministra Grillo ha recentemente dichiarato che è assolutamente favorevole all’abolizione del numero chiuso in sintonia con il Ministero dell’Università e Ricerca (MIUR).

Si parla di come attuarlo ma che si devono decidere tempi e modi. Intanto, la tempesta avanza fomentata dalla quota 100 e dalla fuga di molti medici nel privato.

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Dei medici di Medicina Generale già se ne è parlato in lungo ed in largo. La carenza è sotto gli occhi di tutti più marcata al Nord ma pronta a comparire anche al Sud.

Si parla poco dei pediatri il cui fabbisogno stimato nel 2025 (dati del Ministero della Salute) sarà di più di 3000 unità.

Inoltre, sono previsti per la stessa data una carenza di specialisti di medicina interna e di medici d’urgenza di circa 6000 unità, più di 1000 anestesisti e altrettanti chirurghi generali. Non si può dimenticare il bisogno di infermieri, figure professionali ormai laureate ed ad elevata competenza, degli operatori socio sanitari che sono indispensabili per coadiuvare l’azione infermieristica in modo altrettanto professionale.

Il sistema sanitario ha la possibilità di rinnovare la classe degli operatori sanitari che sta invecchiando sempre più e che peraltro rischia di creare un buco in poco tempo visto il notevole numero di professionisti vicini al pensionamento. Bisogna pensare a modalità che in poco tempo possano soddisfare questo bisogno guardando al modello francese (sbarramento dopo il primo anno di università) e a modelli come quello svizzero e tedesco in cui il potenziale specializzando viene ammesso a lavorare a tutti gli effetti presso gli ospedali di insegnamento,sparsi su tutto il territorio,che rilasciano il diploma di specializzazione sulla base di standard rigorosi ma usufruendo nel contempo di un turnover di giovani che ossigena tutto l’ambiente.

Certo è che continuare a parlare vuol dire aspettare inermi la tempesta perfetta con le conseguenze che possiamo solo immaginare.

di Salvatore Corrao
© Riproduzione Riservata
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