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Rischi cardiovascolari: il cacao aiuta a diminuirli

Il cacao deriva dai semi dell’albero Theobroma cacao originario del Sud America. Il suo uso nell’alimentazione umana è antichissimo, nella penisola dello Yucatan sono state trovate tracce di cioccolato su un piatto, i cui frammenti sono datati intorno al 500 a.C. La scoperta, secondo l’Istituto Nazionale di Antropologia e storia, rivela come il cacao potrebbe essere stato utilizzato non solo come bevanda ma anche come alimento, per alleviare la sensazione di fatica e stanchezza. Da sempre, quindi, al cacao è riconosciuto un valore benefico per l’organismo e non solo per l’appagamento sensoriale.

Oggi in commercio si trovano diverse varietà di cioccolato, la qualità dipende dalla quantità e dal tipo di cacao, dalla quantità di zucchero e dal metodo di lavorazione.

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In generale, più elevata è la quantità di cacao, maggiori saranno i benefici per la salute. Per questo motivo si consiglia di scegliere cioccolato fondente con almeno il 75% di cacao.

Una barretta di cioccolato fondente da 100 grammi con 70-85% di cacao fornisce circa 500 calorie, 33 g di grassi, 50 g di zuccheri, 6 g di proteine, 5 mg di ferro, 51 mg di calcio.

Le principali sostanze biologicamente attive presenti nel cioccolato sono i composti polifenolici, in particolare flavonoidi con attività antiossidante e la treobomina. Il profilo degli acidi grassi del cacao e del cioccolato fondente è buona. I grassi sono per lo più saturi e monoinsaturi, con quantità di grassi polinsaturi.

Nel 2017 è stata pubblicata una revisione sistematica della letteratura che ha valutato se ci fosse una reale relazione tra assunzione di cioccolato e rischio cardiovascolare (rischio d’infarto, ictus e scompenso cardiaco).

I risultati hanno mostrato che il moderato consumo di cacao ha un effetto protettivo sul rischio cardiovascolare, questo effetto è attribuito all’alto contenuto di polifenoli del cacao puro. I flavonoidi, infatti, sono potenti anti-ossidanti, in natura prevengono la rancidificazione del grasso nel cioccolato, diminuendo la necessità di aggiungere conservanti; è possibile quindi che i  flavonoidi evitino l’ossidazione delle lipoproteine a bassa densità (LDL). Il consumo di cacao è stato quindi inversamente correlato ad eventi cardiovascolari.

Il cacao può anche migliorare significativamente la funzione cognitiva, probabilmente per la presenza di sostanze stimolanti come la caffeina e la teobromina, con effetti stimolanti a livello del sistema nervoso centrale. La teobromina è anche nota per le sue proprietà vasodilatatorie.

Naturalmente, non significa che è possibile consumare grandi quantità di cioccolata, poiché è un alimento ad alto contenuto calorico e se non scelto bene può nascondere elevate quantità di zucchero. Invece di consumare, cioccolatini, snack e merendine e meglio scegliere un pezzetto di cioccolato fondente di buona qualità. La dose consigliata è di 15-20 g al giorno di cioccolata fondente con un contenuto di cacao superiore al 70%.

Quando cercate uno snack dolce, un quadratino di cioccolato fondente può essere un’ottima scelta, buona e salutare!

di Raffaella Mallaci Bocchio
© Riproduzione Riservata
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