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Policlinico Catania, straordinari e aumenti in ritardo per mille dipendenti, il Nursind: “Il governo sblocchi la vertenza”

medici e infermieri

Ancora in ritardo il pagamento degli straordinari e l’applicazione degli aumenti contrattuali per mille dipendenti del policlinico Vittorio Emanuele di Catania.

Il Nursind, sindacato degli infermieri, chiede adesso l’intervento del presidente della Regione, Nello Musumeci e dell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, per chiedere di sbloccare la vertenza.

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L’attuale amministrazione del policlinico – scrive il segretario aziendale Marco Di Bartolonon paga gli straordinari ai lavoratori del ruolo sanitario che nei mesi di novembre e dicembre 2018 con spirito di sacrificio hanno lavorato durante i loro riposi, in reperibilità notturna e durante i festivi. Inoltre la Direzione generale tiene in sospeso circa mille dipendenti negandogli un aumento stipendiale del quale, già dal 2018, avrebbero dovuto beneficiare, cioè la fascia economica”.

Il 18 aprile i lavoratori si sono riuniti in assemblea e hanno deciso che se non saranno emessi i pagamenti e non sarà assicurato l’aumento di fascia economica, si dichiarerà lo stato di agitazione e conseguenti una o più giornate di sciopero. Inutile sottolineare che con l’attuale e cronica carenza di organico uno sciopero, anche di limitata adesione, potrebbe avere effetti devastanti con impatto sulla collettività di Catania e provincia” conclude Di Bartolo.

Secondo il Nursind “la colpa di questo sciopero, oltre che ricadere sull’attuale amministrazione del policlinico che è sorda alle nostre legittime richieste, porterà a inevitabile presa di coscienza della cittadinanza che potrebbe ravvisare anche una “responsabilità politica”  a carico di questa Presidenza. Non è nostra intenzione arrivare allo scontro e pertanto chiediamo il suo intervento per mettere fine a questo inutile braccio di ferro che la Direzione generale ha ingaggiato con i lavoratori“.

di Redazione
© Riproduzione Riservata
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