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Oss, lettera Aiposs a Razza sulla corretta formazione degli aspiranti operatori socio sanitari

Riceviamo e pubblichiamo l’appello dalla A.I.P.O.S.S. Associazione  Italiana Professionisti Operatori Socio Sanitari con Laura Mantione Presidente e Francesco Collura Vice Presidente, di cui ne fanno parte moltissimi O.S.S. è indirizzato all’ Assessore alla Sanità Ruggero Razza.

‘Egregio Assessore, ci dispiace dover scrivere questo appello in questo momento di emergenza infatti non vogliamo che la nostra sia una critica, ma un suggerimento che molti O.S.S. già formati e in trincea, sia da chiarezza per i colleghi futuri e che venga presa in considerazione non appena tutto tornerà come prima e meglio di prima.
Spesso ci soffermiamo ad analizzare gli eventi e nostro dovere è stato anche quello di sottolineare qualche problematica che è emersa e che vorremmo sottoporre alla Sua cortese attenzione.

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Si parla spesso di formazione e forse c’è un Laura Mantione, presidente Aiposspoco di confusione. Abbiamo sempre detto che la formazione è fondamentale e sosteniamo come Associazione Nazionale, che è giusto incentivarla per un innalzamento della figura O.S.S. con corsi e continua formazione con gli enti accreditati, proprio per una maggiore tutela nei confronti della categoria che la riteniamo proiettata al futuro.
Ci preme sottolineare che molti corsisti O.S.A e O.S.S. non hanno potuto continuare la formazione e che in questo momento restano bloccati senza ancora una soluzione. Incalzante arriva l’ordinanza pubblicata il 1 maggio 2020 dove si emerge che la Prima Sezione del TAR del Piemonte ha respinto il ricorso contro la decisione della Giunta Regionale di assumere allievi  O.S.S., ma ha stabilito che non possono essere chiamati in servizio come Operatori Socio Sanitari e che il loro apporto lavorativo è equiparato ad un tirocinio. A nostro avviso con la scusa dell’Emergenza Coronavirus e per coprire assunzioni sempre richieste e mai attuate in passato, ci si muove in direzione diametralmente opposte rispetto ad altre richieste. Proprio da questa sottigliezza evidenziata, la nostra richiesta ha la sua importanza quindi chiediamo che la formazione degli O.S.S. sia adesso varata con un corso della durata di mille ore. Non possiamo più permettere
alla professione di essere sbilanciata in un contesto nazionale. Una richiesta la nostra che permetterebbe un percorso formativo fluido e completo per i nuovi aspiranti. Altresì si fa richiesta che a seguito del decreto D.A. n. 621/2019 gli stessi O.S.S. vengano inseriti nell’elenco regionale degli operatori socio sanitari della Regione Siciliana che abbiamo ottenuto grazie alla nostra Associazione in continuo evolversi. La nostra richiesta serve anche per una tutela maggiore in fase di concorso che smaltirebbe le procedure di controllo degli attestati e che renderebbe più serena la categoria.
Inoltre, Come Associazione di Categoria vogliamo sottolineare che per i corsi fermi in questo momento e per il polverone sollevato, siamo favorevoli alla parte teorica tramite piattaforma Fad solo per la prima parte del corso, ma lo vogliamo sottolineare, non possiamo essere sicuramente favorevoli ai tirocini in aula o in strutture o aziende che in questo momento vivono una situazione delicata proprio perché siamo a tutela della formazione e della figura professionale.

Ricordiamo a molti che la prevenzione fa anche parte di un percorso formativo che va concluso in tutte le sue parti e il tirocinio consiste in un percorso formativo importantissimo e in un periodo di orientamento al lavoro futuro che va fatto molto attentamente.
Molti parlano senza tenere conto che la cosa che più emerge è il paziente. Come può far un tirocinante un corso senza vivere il momento? Come ci si può inventare un tirocinio con delle simulazioni virtuali quando un paziente certe volte appena si tocca si fa male? A chi deve l’O.S.S. rivolgersi se virtualmente non si ha il contatto umano? Il contatto diretto con il paziente e con l’infermiere, per noi guida principale, impossibile in questo momento di COVID-19, non potrebbe dare alla figura la formazione adeguata che porterebbe la categoria ad essere impreparata. Siamo consapevoli che molti colleghi, formati già da parecchi anni, hanno contratto il
virus e vogliamo ricordare tutti quelli che non ce l’hanno fatta, pertanto riteniamo rischioso per i futuri colleghi un tirocinio in questo momento, se non prima si capisce come la Fase 2 venga recepita e differire il tutto in tempi migliori. Sappiamo quanto la Sua sensibilità sia rivolta alla buona salute e La vogliamo ringraziare a nome di tutta AIPOSS/FNOSS ITALIA perché finalmente la salute della Regione Siciliana è in ottime mani con risultati eccellenti.

di Manlio Melluso
© Riproduzione Riservata
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