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Medicina narrativa, Madeddu: “Strumento potente nei nuovi percorsi di umanizzazione delle cure”

“La Medicina basata sulla narrazione (NBM) è uno degli strumenti più potenti nei nuovi percorsi di “Umanizzazione” delle cure“. A dichiararlo è il presidente dell’Ordine dei medici di Siracusa, Anselmo Madeddu  che pone una riflessione su questa branca scientifica della medicina a cui l’Omceo ha dedicato un importante evento per la città divenuta un’istituzione: il concorso “Medici Scrittori”, che quest’anno come tema “I Pazienti, i Medici e la Politica: la Sanità che vorrei …”.

“Sappiamo che nella NBM la narrazione del proprio vissuto patologico da parte del paziente al medico è considerata al pari dei segni e dei sintomi clinici della malattia stessa. La novità della NBM sta nel fatto che questa si riferisce non solo al vissuto del paziente, ma anche a quello del medico e alle loro reciproche relazioni, favorendo la nascita della “Empatia” tra medico e paziente. Il principio su cui si fonda, in fondo, è che il medico è il primo e principale farmaco per il paziente”.

Qual è il valore aggiunto della narrazione?

“La storia della medicina è piena di esempi di medici scrittori. E spesso la scrittura è stata uno strumento catartico per i medici stessi. Il tema, ora, è se questa possa assumere anche un valore terapeutico per il paziente. Una cosa, però, è certa: saper raccontare le proprie emozioni di fronte al dolore altrui è lo strumento più efficace per intraprendere ogni percorso di “Umanizzazione” delle cure.

Col concorso “Medici Scrittori” l’Ordine dei Medici di Siracusa vuole far emergere l’anima, il vissuto, l’umanità, e dunque il cuore dei medici di fronte ai propri pazienti, alle loro fragilità.

Ci piace, a tal proposito, ricordare lo straordinario esempio del mito greco di Chirone, il centauro, maestro di Ippocrate, archetipo del “guaritore ferito”, che solo attraverso la propria sofferenza riuscì ad avere la forza per prendersi cura di quella altrui. Spesso ci siamo sentiti raccontare la superficiale storiella, secondo la quale il bravo medico è solo quello che sa mettere da parte la propria sofferenza per occuparsi di quella degli altri. Nulla di più banale. Come può un medico ascoltare il dolore altrui se non è nemmeno in grado di ascoltare quello proprio. Il medico non è un eroe. E’ un essere umano, come il suo paziente. E non deve avere paura di riconoscere le proprie fragilità. E’ dalla condivisione della sofferenza che nasce la vera comprensione umana e, dunque, l’empatia.

La scrittura, in fondo, è uno dei più potenti mezzi di rielaborazione dell’esperienza che esista al mondo. Un foglio bianco, una penna e la propria memoria sono tra i più formidabili strumenti transazionali dell’essere umano. Ma la narrazione è soprattutto uno spazio ossimoricamente intimo e relazione. E’ intimo perché attiene al proprio vissuto, alla propria umanità. Ed è relazionale perché, per la sua stessa natura, presuppone l’esistenza di un lettore che interagisca con lo scrittore. Ecco perché la narrazione possiede una straordinaria forza terapeutica. Una forza per se e per gli altri. Un filo magico che lega empaticamente narratore e lettore. Ebbene, se al modello relazionale narratore-lettore sostituiamo quello del rapporto medico-paziente, ecco che vengono fuori le fondamenta scientifiche della “Medicina Basata sulla Narrazione”.

Riuscire a far emergere la propria umanità, anche attraverso lo strumento della scrittura, probabilmente servirà a renderci migliori, … e non solo come esseri umani, ma anche, e soprattutto, come medici.

In letteratura, però, ciò che conta non è il cosa, ma il come. In altri termini, ciò che differenzia un racconto da un normale saggio o da una relazione non è il “cosa” si racconta, ma il “come” si racconta. Il compito proprio di un linguaggio letterario è, dunque, quello di lavorare per conoscere quanto, della verità non si arriva a conoscere col linguaggio dei concetti. Letteratura è quando le cose non dette finiscono con l’assumere un’importanza maggiore di quelle dette”.

Cosa succede se il medico diventa anche scrittore ?

“Succede, probabilmente, proprio quello che scoprirete partecipando a questo singolare evento dell’Ordine dei Medici aretuseo: il concorso “Medici Scrittori” che si terrà il 30 settembre 2023, ore 15,30, presso il Gran Hotel Villa Politti a Siracusa”.

di Giorgia Gorner Enrile
© Riproduzione Riservata
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