“Le liste d’attesa per gli interventi chirurgici programmati potranno essere drasticamente abbattute”. L’annuncio è di Giacomo Scalzo, dirigente generale del dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico (Dasoe), alla luce del decreto firmato pochi giorni fa dall’assessore della Salute del governo Schifani, Daniela Faraoni, che dà il via libera all’applicazione delle norme contenute nell’intesa della conferenza Stato-Regioni sul documento “linee di indirizzo per il governo del percorso del paziente chirurgico programmato”.
Un passaggio, quello del governo regionale, ormai ritenuto non più rinviabile, che ha incassato anche i complimenti del ministero della Salute, per arrivare al più presto a “un’efficiente gestione dell’intero percorso chirurgico al fine di contribuire alla sostenibilità economica del servizio sanitario nazionale, alla sicurezza del paziente e degli operatori sanitari, ponendo attenzione all’equità di accesso alle cure per tutti i cittadini”. In sostanza, si tratta di una notevole spinta in avanti nella gestione dei pazienti ai quali sono stati programmati interventi chirurgici, perché andranno in lista di attesa esclusivamente dopo aver concluso l’iter degli esami clinici e diagnostici necessari per l’intervento con percorsi loro dedicati.
“Nel 20% delle analisi si trova l’80% dei problemi e noi – continua Scalzo – abbiamo cominciato a porre massima attenzione ai singoli problemi che ad uno ad uno stiamo azzerando. C’è bisogno di restituire serenità e certezze a tutta la sanità regionale, dai pazienti al personale sanitario. Nel momento in cui questi pazienti entreranno nelle liste di attesa degli interventi chirurgici programmati verranno operati entro i termini prefissati”.
Lo scopo delle linee di indirizzo è quello di definire e descrivere il percorso del paziente chirurgico, individuando elementi essenziali ed irrinunciabili quali attività, ruoli, tempi, responsabilità, elementi di rischio e strumenti di lavoro per definire le modalità organizzative in grado di garantire il corretto funzionamento del percorso stesso, dal momento dell’indicazione chirurgica, all’accesso in ospedale, al ricovero, al trattamento chirurgico, fino alla dimissione.
L’obiettivo è avere la garanzia del rispetto della trasparenza della lista di attesa e dei tempi di attesa previsti dalla normativa sul percorso chirurgico; l’informatizzazione dell’intero percorso; la raccolta dati ed il monitoraggio; la conoscenza ed il rispetto delle pratiche di sicurezza nella gestione delle sale operatorie; la capacità di rendicontare le proprie performance utilizzando strumenti e indicatori efficaci e condivisi.
“Sincera e affettuosa gratitudine va rivolta a coloro che hanno permesso questa riconoscenza pervenuta dal ministero della Salute – conclude Scalzo – Mi riferisco ai dottori Graziella Manciagli e Nunzio Laudani dell’Arnas Garibaldi di Catania; Sabrina Arnone e Mario Valenza dell’Arnas Civico di Palermo; Lidia Maugeri, Grazia Buonasorte e Saverio Ciriminna del Dasoe e all’assessore regionale della Salute Daniela Faraoni che ha firmato il decreto”.
di
© Riproduzione Riservata