Sanità in Sicilia

Influenza, Cricelli (Simg): come escludere che si tratti di Covid

“Se è vero che lo scorso anno il virus dell’influenza non ha circolato, quest’anno può ricominciare a camminare sulle gambe delle persone che hanno ripreso a spostarsi e a viaggiare” e di conseguenza, “i 19 milioni di vaccini antinfluenzali che le regioni hanno prenotato, vanno somministrati”: è l’appello di Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale (Simg), che, in occasione dell’evento web di Assosalute “Influenza e Covid”, dà indicazioni su come approcciarsi alle cure dell’influenza e come escludere si tratti di Sars-Cov-2.

L’influenza è una malattia generalmente benigna, ma che nelle persone più fragili e anziane può portare complicanze. Al manifestarsi dei primi sintomi influenzali, si consiglia di segnalare il caso al proprio medico il quale, già a un primo colloquio telefonico, potrà fornire indicazioni e consigli.

In questa fase, precisa Cricelli, “è raccomandato evitare spostamenti e limitare il più possibile i contatti con le altre persone, in forma preventiva”. Se si riscontra una sintomatologia riconducibile sia al Covid-19 che all’influenza, Cricelli suggerisce l’utilizzo di “tamponi combo, che danno risposta in tempo reale: sono tamponi con doppio reagente (uno per test Covid antigenico e uno per i virus antinfluenzali) che abbiamo iniziato a utilizzare negli studi dei medici di famiglia già lo scorso anno”. Una volta escluso con sicurezza il sospetto di Covid, “il trattamento raccomandato in caso di influenza è quello dell’automedicazione responsabile, in accordo con il proprio medico, che monitorerà la situazione”. I farmaci senza obbligo di ricetta, se utilizzati in modo corretto, possono essere alleati preziosi. No quindi agli antibiotici se non su espressa indicazione medica, sì invece agli antipiretici. Anche questi ultimi, però, “non vanno assunti sempre e a prescindere”. L’obiettivo, conclude Cricelli, deve essere “attenuare i sintomi influenzali e tenerli sotto controllo, senza ‘coprirli’, così da poter monitorare l’evoluzione della malattia”.

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© Riproduzione Riservata
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