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Il professore Novick a Taormina: “Il Centro Cardiologico Pediatrico hub per le medicina umanitaria nel Mediterraneo”

Il professore William Novick, presidente del Cardiac Alliance Usa, si è recato in visita al Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo (Ccpm). Visita molto speciale, dunque, per la struttura sita all’interno dell’ospedale San Vincenzo di Taormina, inserita tra gli HUB di Cardiochirurgia Pediatrica dell’Area del Mediterraneo nell’ambito della medicina umanitaria. “Si tratta di una grandissima soddisfazione per il Ccpm e per la Sicilia intera, fanno sapere con orgoglio i responsabili del Ccpm di Taormina che hanno avuto il privilegio della gradita presenza del professore Novick, specialista di riconosciuta fama internazionale.

Novick è un chirurgo pediatrico cardiaco e un professore di salute internazionale dei bambini che ha guidato con le sue conoscenze e la sua abilità professionale squadra mediche tra le migliori al mondo nel trattamento dei bambini con la malattia di cuore. Con la sua passione per la medicina al servizio dell’uomo e del progresso scientifico, ha dato una speranza di vita ai suoi pazienti e alle loro famiglie. Laureatosi della University of Alabama School of Medicine, ha lavorato all’ospedale della University of Pennsylvania e poi per l’Università di Alabama a Birmingham. “Il Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo di Taormina è una valida struttura che ha aiutato tanti bambini e che in futuro sono certo potrà fare ancora meglio. Non è un caso che sia stato individuato come HUB di Cardiochirurgia Pediatrica per la medicina umanitaria”, ha detto il professore Novick.

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Ad accompagnarlo al Ccpm è stata nell’occasione l’Avulss Taormina che ha consentito con il proprio impegno l’avvio di questa collaborazione.

Il blitz siciliano di Novick è stato preceduto nelle scorse settimane da un’altra visita d’eccezione al centro specialistico di Taormina, sempre al Ccpm, dove ha fatto tappa (e per lei si è trattata della seconda volta) anche la professoressa Jane Somerville, colei che ha avviato a livello mondiale l’assistenza medico chirurgica nei pazienti affetti da cardiopatia congenita dell’età evolutiva ovvero pazienti operati al cuore in epoca neonatale e pediatrica e divenuti adolescenti o adulti.

La professoressa Somerville ha anche visitato (gratuitamente) negli ambulatori del Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo diversi pazienti nell’occasione al Ccpm e nell’occasione sono giunti al presidio specialistico di contrada Sirina, persone da diverse aree della Sicilia ed anche dalla Calabria.

Alla professoressa Somerville, per altro, si deve il termine “Guch” (Grown-Up Congenital Heart, ovvero cardiopatici congeniti adulti) e la professionista britannica sente ancora oggi il dovere di porsi a disposizione di chi ha bisogno. Una disponibilità accompagnata dal consueto entusiasmo di poter aiutare i congeniti adulti della Regione Sicilia, molto spesso obbligati a recarsi in strutture fuori regione per la sola valutazione di carattere clinico-strumentale.

di Emanuele Cammaroto
© Riproduzione Riservata
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