Sanità in Sicilia

Guida al vaccino: le risposte alle domande più comuni

Da sabato 20 febbraio inizieranno le somministrazioni dei vaccini per 23mila persone dagli 80 anni in sù, prenotati tramite la piattaforma di Poste. Ma i dubbi in merito alle vaccinazioni sono ancora molto forti. È per questo motivo che, con un Q&A (domande e risposte), si fugheranno i dubbi più comuni.

Si può prenotare online dal sito www.prenotazioni.vaccinocovid.gov oppure dai siti dell’Asp o degli ospedali. È attivo anche un numero verde dalle 9 alle 18 dal lunedì al venerdì (800009966). Nella maggior parte dei casi i centri sono già pieni quindi non è più possibile prendere un appuntamento, quindi è necessario aspettare la seconda tornata di dosi.

I vaccini attualmente in circolazione in Italia utilizzano la tecnologia a mRNA (Pfizer-Biontech e Moderna) e quella a vettore virale (Astrazeneca). Nel primo caso si porta l’immunità fornendo alle cellule le istruzioni per creare un piccolo frammento del virus, la proteina Spike, che porterà alla produzione degli anticorpi specifici contro il virus. Il secondo caso introduce nelle cellule direttamente il frammento della proteina Spike, che induce l’immunità, ma non l’intero virus, e non può quindi essere causa della malattia. Un eventuale contagio successivo al vaccino, può essere causato solo da un’infezione naturale del virus, contratta indipendentemente.

Non sono disponibili dati specifici sulla sicurezza dei vaccini Covid nell’allattamento al seno, né sugli effetti dei vaccini a mRNA sul bambino allattato. Secondo quanto indicato da Comirnaty, non è noto se questo sia nel latte materno. In generale, l’uso del vaccino durante l’allattamento dovrebbe essere deciso dopo aver considerato i benefici e i rischi.

Per essere approvati dalle autorità tutti i vaccini devono aver dato prova di efficacia. Nel mondo sono in corso test sui candidati, alcuni dei quali in fase avanzata, che verranno approvati se si riveleranno efficaci e sicuri. Esistono comunque dei livelli differenti di efficacia: per Pfizer – BioNTech l’efficacia è al 95% nelle persone di età compresa tra i 65 e i 75 anni, e efficacia al 100% nelle persone di età compresa tra i 75 e i 85 anni. Per Moderna l’efficacia è al 86% nelle persone di età superiore ai 65 anni. Per AstraZeneca l’efficacia è al 62,6%.

  • Che prove ci sono della loro sicurezza, visto che sono stati approvati così velocemente?

I test richiesti ed effettuati sui candidati per i vaccini sono gli stessi di tutti gli altri farmaci e vaccini già approvati in precedenza. In Europa si è riusciti a velocizzare l’iter grazie alle maggiori risorse a disposizione e adottando un sistema di revisione della documentazione particolare, controllando i dati passo passo e non tutti alla fine.

  • Le persone non autosufficienti come saranno vaccinate?

È possibile prenotare il vaccino a domicilio sia dalla piattaforma online sia tramite il numero verde. Si da la precedenza agli over 80 e poi da marzo a tutte le altre persone disabili di altre fasce d’età.

  • Una volta fatto il vaccino posso tornare alla vita di prima della pandemia?

Le osservazioni fatte nei test finora hanno dimostrato che la protezione dura alcuni mesi, mentre bisognerà aspettare periodi di osservazione più lunghi per capire se una vaccinazione sarà sufficiente per più anni o servirà ripeterla.

  • Quando toccherà alle altre fasce d’età?

I settantenni verranno vaccinati da aprile in poi. I sessantenni, dopo i disabili e malati di altre patologie, nel secondo trimestre. Si parte da persone tra i 55 e i 69 anni e infine persone tra i 18 e i 54 anni.

  • Dove vado per vaccinarmi?

Dal 20 febbraio a Palermo sarà pronto il primo hub, su 9, alla Fiera del Mediterraneo. Quando partirà la vaccinazione di massa si conta di coinvolgere anche farmacie e medici di famiglia (questi vaccineranno anche a domicilio disabili e persone non autosufficienti).

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