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Guerra alla merende confezionate destinate ai bambini: troppo caloriche e dannose per la salute

Le merendine preconfezionate sono prodotti ricchi di acidi grassi saturi e zuccheri aggiunti, sono quindi prodotti ipercalorici ma con scarso valore nutrizionale, non adatti alla corretta alimentazione, soprattutto per i giovani ed i giovanissimi che dovrebbero invece imparare ad apprezzare cibi sani.

Visto il preoccupante aumento di bambini sovrappeso e obesi e il forte impatto che questa condizione ha sulla salute, anche futura; è fondamentale intervenire fin dall’infanzia per supportare e indirizzare adeguatamente il formarsi di un’adeguata coscienza alimentare.

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Passi avanti sono stati fatti in diverse grandi città italiane: grazie al progetto Frutta e snack promosso dal ministero della Salute nel 2009, in decine di scuole i distributori automatici offrono queste nuove tipologie di merenda. Oggi più di 40mila ragazzi consumano abitualmente, a ricreazione, frutta fresca o secca.

Una posizione forte è stata, da poco, assunta in Portogallo dove la Direzione Generale della Salute (DGS) portoghese ha deciso di vietare la pubblicità di prodotti confezionati rivolte ai minori di sedici anni. Dal prossimo ottobre merendine, cracker, cereali, yogurt, succhi di frutta, latte al cioccolato, barrette energetiche, torte e altri dolci non potranno essere pubblicizzati né in televisione né in radio durante le fasce orarie in cui sono trasmessi programmi per bambini. Saranno vietati anche i messaggi promozionali su internet, compresi i Social Network e nei luoghi frequentati dai più piccoli, come scuole e parchi.

Il divieto riguarda nello specifico  gli alimenti industrializzati che superano le 40 kcal per porzione o che contengono più di 5 grammi di zucchero e 1,5 grammi di acidi grassi saturi ogni 100 grammi.

Lo scopo è quello di scoraggiare tra i minori il consumo eccessivo di alimenti ad alto contenuto energetico e di prodotti ricchi di zuccheri semplici, grassi saturi e grassi trans, ingredienti associati a malattie croniche tra cui obesità, malattie cardiovascolari e tumori.

In Italia cambiamenti concreti si vedono nelle singole scuole, con l’introduzione di merende a base di frutta fresca. Un’iniziativa da prendere ad esempio è quella di Stella Cilento un comune in provincia di Salerno dove è stato introdotto uno spuntino tradizionale e decisamente genuino: pane e olio tutto “made in Cilento“, quindi prodotti naturali, salutari e a km 0.

Una sana alimentazione andrebbe insegnata fin da piccoli poiché crescere bambini sani e felici non può prescindere dal tipo di alimentazione scelta per loro, che deve essere bilanciata e di qualità con alimenti freschi, controllati e nutrienti. Dei 5 pasti di cui si compone la nostra giornata, la merenda è un pasto estremamente importante al quale dedicare la giusta attenzione, una merenda equilibrata dovrebbe coprire circa il 5% delle calorie totali assunte dal bambino nel corso della giornata.

di Raffaella Mallaci Bocchio
© Riproduzione Riservata
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