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Falsi miti su alimentazione e diabete. Facciamo chiarezza

Secondo l’Istat in Italia sono più di tre milioni le persone con diagnosi di diabete, un numero così elevato da considerare questa patologia cronica, un’epidemia. Il 95% dei diabetici è affetto da diabete di tipo 2,  spesso associato ad obesità, ipertensione, rischio cardiovascolare. L’altro 5%, presenta diabete di tipo 1,che necessita di terapia ormonale sostitutiva in quanto il pancreas non è più in grado di produrre efficacemente l’insulina.

Il diabete è identificato da valori elevati di glicemia, cioè di zucchero nel sangue, questa condizione è strettamente associata e dipendente dagli zuccheri assunti con la dieta, sia in termini di qualità che di quantità.

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Ai diabetici tipo 1 è richiesto un regime alimentare più attento e personalizzato in relazione alla necessità di terapia insulinica. Per chi presenta diabete tipo 2, invece, nessun’alimento è completamente escluso ma tutto va ponderato in relazione al peso, allo stato nutrizionale (sottopeso, normopeso, sovrappeso, obesità), assetto glicometabolico e funzionalità renale. Le indicazioni principali non si discostano molto da quelle per la popolazione sana in generale. Vanno presi in considerazione: quantità dell’alimento, la qualità e l’indice glicemico, cioè la velocità con cui l’alimento fa alzare la glicemia.

Molti sono i falsi miti che da sempre circolano su diabete e alimentazione. Vediamo i più diffusi e cerchiamo di dare una risposta scientifica ed oggettiva:

Chi ha il diabete non può più mangiare zuccheri. Falso! Anche se gli zuccheri sono i responsabili dell’elevato livello di glucosio nel sangue, in realtà, sono una parte sana e importante di qualsiasi dieta. Basta solo ricordare che alcuni cibi ricchi di carboidrati apportano maggiori benefici per la salute rispetto ad altri. Scegliere ogni giorno cibi integrali, verdure e frutta e solo occasionalmente dolci e cibi industriali.

Meglio sostituire il pane con i crackers. Falso! Basti pensare che i crackers contengono più calorie del pane e che per renderli più gradevoli vengono aggiunti zuccheri e grassi, anche in quelli integrali. Inoltre i crackers hanno un indice glicemico maggiore del pane.

100gr di pane di pane integrale hanno: 259kcal, 4g di grassi, 40g di carboidrati, 9 g di proteine. 100gr di crackers integrali hanno 400kcal, 10g di grassi, 57g di carboidrati, 12 g di proteine. Quindi meglio una fettina di pane fresco, leggermente tostato.

La frutta indicata per i diabetici è solo la mela. Falso! Anche se è vero che la frutta ha un’importate contenuto di zuccheri, contiene anche fibre, vitamine e sali minerali. Non ha alcun senso imporre il consumo esclusivo di mele, il diabetico può scegliere liberamente tra: prugne, arance, kiwi, mele, pere, meloni, angurie, pesche, albicocche… ecc. Le pere e le fragole, per esempio, hanno un indice glicemico basso (< 30). Le porzioni devono essere di circa 150g due-tre volte al giorno. Vanno controllati solo alcuni tipi di frutta: banane, uva, mandarini, cachi e fichi in quanto altamente energetici e zuccherini, che è meglio non consumare a stomaco vuoto. Così come, se si desidera mangiare un dolcetto come eccezione è sempre meglio assumerlo a stomaco pieno, per esempio dopo un pasto composto da proteine e verdure, che rallentano l’assorbimento intestinale degli zuccheri agendo favorevolmente sull’indice glicemico.

di Raffaella Mallaci Bocchio
© Riproduzione Riservata
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