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Esercizio fisico, sedentarietà e salute

L’organismo umano è una macchina perfetta in continuo movimento che non è nato per la sedentarietà ma per l’esercizio fisico!

A causa dello sviluppo industriale, i trasporti a motore, la riduzione di spazzi verdi per il gioco libero dei bambini e le nuove tecnologie, ect… l’esercizio fisico svolto dalla popolazione è diminuito di pari passo.

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Secondo i dati ISTAT, in Italia il 39.1% degli adulti tra 18 e 69 anni ha dichiarato di non svolgere in maniera abituale né sport né altre forme di attività fisica.  Mentre questo dato sale quando si tratta di persone dai 3 ai 17 anni.  Solo il 34.6% della popolazione ha dichiarato di svolgere una attività motoria abituale contro il 26.5% che svolge attività motoria saltuaria.

Oggi, molti trials clinici hanno dimostrato che la scarsa attività fisica è coinvolta nell’insorgenza di alcuni tra disturbi e patologie oggi più frequenti: diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e tumori. Di converso, una regolare attività fisica contribuisce a migliorare tutti gli aspetti della qualità della vita.

Quindi, muoversi quotidianamente produce effetti positivi sulla salute fisica e psichica. Gli Studi Scientifici confermano gli effetti benefici e mettono in luce che l’attività fisica:

  • migliora la tolleranza al glucosio e riduce il rischio di comparsa del diabete di tipo 2;
  • previene l’ipercolesterolemia e l’ipertensione o riduce i livelli di pressione arteriosa e di colesterolo;
  • diminuisce il rischio di sviluppo di malattie cardiache;
  • riduce il rischio di insorgenza di diversi tumori;
  • previene e riduce l’osteoporosi ed i disturbi muscolo-scheletrici, aumenta l’equilibrio;
  • riduce ansia, stress, depressione, aumentando la propria autostima.
  • aumenta il metabolismo energetico riducendo il rischio di obesità.

Quindi, bisogna considerare l’attività motoria, associata ad uno stile di vita  sano ed equilibrato, come un vero e proprio farmaco che dev’essere prescritto dal personale sanitario e somministrato dalla figura professionale del laureato in Scienze Motorie in luoghi adeguati.

In termini di salute pubblica, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce: attività fisica, qualsiasi movimento che richiede un dispendio di energia. Quindi all’interno di questa definizione rientrano non solo le attività sportive ma anche le attività lavorative come le attività manuali e normali attività della vita quotidiana come giardinaggio, camminare e lavori domestici.

Qualche anno fa  l’Oms ha emanato  indicazioni per ciò che concerne la quantità minima di attività fisica per tre gruppi di età:

  • bambini e ragazzi (5 – 17 anni): 60 minuti al giorno di attività moderata – vigorosa, con almeno 3 sedute alla settimana di esercizi per la forza che possono consistere in giochi di movimento o attività sportive;
  • adulti (18 – 64 anni): almeno 150 minuti di attività moderata o 75 minuti di attività vigorosa alla settimana, con 2 volte alla settimana esercizi di rafforzamento dei maggiori gruppi muscolari;
  • anziani (dai 65 anni in poi): stesse indicazione degli adulti, con l’avvertenza di svolgere anche attività orientate all’equilibrio per prevenire le cadute. Chi fosse impossibilitato a svolgere attività fisica dovrebbe adottare quanto più possibile uno stile di vita quanto più attivo ed adeguato alle proprie condizioni.Per abbandonare la sedentarietà, al fine di sostenere i cambiamenti necessari atti a rendere più facile l’adozione di uno stile di vita attivo e, quindi sano, è importante l’impegno emotivo e razionale del soggetto: La buona volontà!!
di Dario Cerasola
© Riproduzione Riservata
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