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Eccellenza al Gemelli Giglio di Cefalù: si parla di obesità e malattie endocrine |CLICCA PER IL VIDEO

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È partita alla fine del 2021 l’attività di chirurgia dell’obesità, e non solo, del Gemelli Giglio Medical Partnership di Cefalù. Si tratta di un nuovo centro che arricchisce e amplia l’offerta sanitaria siciliana di eccellenze in campo medico. La nuova unità operativa si occupa della chirurgia delle ghiandole endocrine (tiroide, paratiroide, surrene, pancreas, etc…) e della patologia della grossa obesità.

A spiegare cosa avviene all’interno del nuovo centro è il professore Marco Raffaelli, direttore del Centro di Malattie Endocrine e Obesità del Gemelli Giglio: “Il trattamento chirurgico della grossa obesità nei pazienti adeguatamente selezionati è il più efficace per le comorbilità ad essa correlate, permettendo, inoltre, un netto miglioramento o addirittura la loro scomparsa“.

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Marco Raffaelli, direttore del Centro di Malattie Endocrine e Obesità del Gemelli Giglio

Si comincia a parlare di obesità una volta superato l’indice di massa corporea, che nella norma è compreso tra 19 e 25. Sopra i 30 si parla di obesità, anche se il trattamento chirurgico è riservato ai grandi obesi, con un indice superiore a 35: “Si parla di grandi obesi quando l’indice di massa corporea supera i 35, ma nonostante questo il paziende deve anche avere delle comorbilità come il diabete, la pressione, l’ipertensione arteriosa, problematiche respiratorie – continua Raffaelli – Si operano anche pazienti senza comorbilità con un’obesità però di terzo grado, ovvero superiore a 40“.

Indubbiamente la chirurgia impiegata per risolvere casi di obesità è estremamente diffusa, avendone esempi persino dai programmi televisivi. A conferma di quanto detto, l’ospedale Giglio ha fornito tecnologie chirurgiche altamente avanzate mettendo a disposizione le metodiche laparoscopiche di ultima generazione, utili per questi tipi di trattamento.

Il Giglio, inoltre, è dotato di una innovativa apparecchiatura robotica. La tecnologia robotica permette di poter eseguire degli interventi con tecnica mini invasiva, migliorando la ripresa post operatoria: “Sebbene queste teconologie facilitino e migliorino la qualità sia dell’operazione che del post, non significa che i pazienti non debbano essere selezionati in maniera adeguata prima dell’intervento chirurgico. La chirurgia rappresenta infatti l’ultima strada che rimane dopo che il paziente ha provato a dimagrire con metodi più comuni come dieta, attività fisica, anche farmaci. Oggi abbiamo a disposizione farmaci molto efficaci. Quando tutto questo non è riuscito e non ci sono cause altre che hanno causato l’obesità si può intervenire”, spiega il direttore.

Rispetto a queste problematiche la Sicilia riveste un ruolo molto importante: “Quando ho seguito questo progetto ho trovato fin da subito l’entusiasmo e un ambiente ospitale con grosse professionalità e credo che questa collaborazione tra il Gemelli e la Fondazione Giglio porterà grossi frutti. La Sicilia aveva bisogno di una struttura di questo genere e non è vero che è necessario andare “nel continente” per farsi curare, e noi vogliamo trasmettere questo messaggio attraverso questa collaborazione” , continua Raffaelli. Questo rende la Sicilia una vera e propria eccellenza in campo medico che consente ai suoi cittadini di trovare le migliori cure in Regione, evitando costosi e impegnativi “viaggi della speranza”.

Ad intervenire è anche Giancluca Galati, il direttore amministrativo della Fondazione Giglio, il quale ha evidenziato quanto questa collaborazione Gemelli-Giglio abbia portato grandi novità: “Siamo molto entusiasti di questa partnership che è iniziata

Gianluca Galati, direttore amministrativo Fondazione Giglio

meno di un anno fa e che ha già prodotto dei risultati importanti. Siamo certamente ancora in una fase di rodaggio ma abbiamo raggiunto già dei grandi obiettivi. Quello principale di questa collaborazione è rappresentato dal desiderio di evitare le fughe per curarsi fuori dalla Sicilia – continua – Grazie ad importanti professionisti validi otteniamo già dei risultati interessanti“, conclude Galati.

di Paola Chirico
© Riproduzione Riservata
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