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Covid: perché si perde l’olfatto? Lo spiega uno studio

Ormai si sa, tra i sintomi più comuni del Covid vi è la perdita dell’olfatto. Ad indagare sulla causa di questo fenomeno è stato uno studio dell’Albert Einstein College of Medicine di New York che ha pubblicato i risultati sulla rivista scientifica Nature Genetics.

Secondo la ricerca, il virus che colpisce l’organismo interferisce con due geni responsabili dell’olfatto umano e animale, UGT2A1 e UGTA2. Lo studio condotto su 69841 persone positive al Coronavirus, di cui il 68% non sentivano odori (anosmia) e sapori (ageusia), ha dimostrato come questi due geni mandano impulsi all’organismo per avviare il processo di sintesi delle molecole con lo scopo di eliminare gli odori che entrano nelle cavità nasali, attaccandosi ai ricettori olfattivi. Per questo chi contrae il virus ha l’11% in più di probabilità di perdere l’olfatto.

Le più colpite sarebbero le donne (al 72%), mentre gli uomini solo al 61%. Si è visto inoltre che questo riguarda per lo più i giovani, dunque i pazienti con un olfatto maggiormente sviluppato. Quanto alla durata del sintomo, secondo alcune ricerche durerebbe un mese circa, secondo altre fino a sei mesi.

di Aurora Chiappara
© Riproduzione Riservata
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