Sanità in Sicilia

Covid, a Palermo ospedali sotto pressione: due tensostrutture e una terza in arrivo a Partinico

Dopo una crescente richiesta di ricoveri è stato necessario attrezzare due punti medici avanzati in tensostruttura all’ingresso degli ospedali Cervello e Civico di Palermo. Si sta valutando di posizionare un terzo e analogo punto medico avanzato anche all’ospedale di Partinico. Questi presidi, prontamente organizzati dalla direzione del 118, sono fondamentali per far scendere i pazienti dalle ambulanze e avviare la loro presa in carico ed evitare le file di mezzi che hanno caratterizzato i nosocomi in particolare il ‘Cervello’ dalla sera di mercoledì.

La struttura commissariale per la gestione dell’emergenza Covid di Palermo ha messo a disposizione del presidio all’ospedale Cervello personale sanitario dalle 8 alle 14 e dalle 14 alle 20 per aiutare i colleghi del pronto soccorso del Cervello. Si stanno approntando, inoltre, altri posti letto Covid all’ospedale di Partinico, all’ospedale Civico e allo stesso ospedale Cervello. La rianimazione di Partinico è stata riattivata in rianimazione Covid.

“Queste ulteriori misure – dice il commissario Covid di Palermo, Renato Costa – permetteranno di affrontare i prossimi giorni con maggiore serenità, in attesa del raggiungimento del picco, che ci auguriamo possa essere tra circa due settimane. Per fortuna, però, va detto che la condizione epidemiologica è migliore rispetto al passato: abbiamo un minor numero di morti, le terapie intensive non sono sotto pressione come l’anno scorso, la percentuale di vaccinati ci sta aiutando. In conclusione: abbiamo buone prospettive per superare questo momento“.

Prosegue intensamente la campagna vaccinale dei bambini e degli adulti negli hub della Citta’ metropolitana di Palermo, cui si somma l’attivita’ dei drive-in per l’esecuzione dei tamponi rapidi e una potenziata attività di tutto il personale medico e amministrativo della Fiera del Mediterraneo per recuperare i ritardi determinati dall’impennata dei contagi. Continua, inoltre, il reclutamento del personale da destinare ai drive-in, alle vaccinazioni e all’assistenza domiciliare.

Il quadro del resto è complicato. Ieri oltre 14 mila nuovi positivi, il doppio del giorno precedente. Nella settimana dal 27 dicembre al 2 gennaio si è registrato un nuovo picco della curva epidemica con 25.251 nuovi casi diagnosticati e un incremento di oltre il 73% rispetto al periodo precedente. L’incidenza cumulativa settimanale, spiega il dipartimento regionale Dasoe dell’assessorato alla Salute, è ulteriormente aumentata al valore di 521 nuovi casi ogni 100 mila abitanti. L’andamento dei contagi si è accompagnato anche a un incremento del 37% di nuove ospedalizzazioni settimanali (646) con ricadute sulla prevalenza di occupazione dei posti letto in area medica, in crescita rispetto alla settimana precedente. Quasi tre pazienti su quattro ricoverati nella settimana di riferimento risultano non vaccinati o con ciclo vaccinale non completato.

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