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Covid: blocco nella sanità, sospesi gli interventi non urgenti e pronto soccorso sommersi

pronto soccorso policlinico

Si avvicina la conclusione dell’estate e il Covid non accenna a sparire, anzi, conferma a gran voce la sua esistenza. La Sicilia, in particolare, si avvicina ad un nuovo blocco della sanità non-covid a causa dell’aumento dei ricoveri con conseguente moltiplicazione e intasamento del 118. Già alcuni ospedali dell’Isola hanno sospeso i ricoveri in tutti i reparti tranne che per le urgenze: esempio ne è il Policlinico di Palermo.

La mancata vaccinazione da parte di molti ha certamente influito sul riempimento delle terapie intensive regionali, rischiando di mandare in tutto in blocco. Questo è di certo un primo effetto della riorganizzazione interna della sanità pubblica, che vuole garantire un maggior numero di posti letto in terapia intensiva da destinare ai positivi Covid, seguendo la disposizione dell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.

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Il parere degli esperti però resta unanime, bisogna vaccinarsi. L’apertura di posti letto in terapia intensiva e il passaggio in zona gialla scongiurato da Razza non è altro che un rallentare il virus e il contagio. Per bloccare la pandemia e liberare gli ospedali nuovamente in crisi è necessario vaccinarsi, per il bene di tutti, continuano a ripetere esperti e scienziati.

di Ludovica Lazzaro
© Riproduzione Riservata
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