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Coronavirus, i sindacati: “Riconoscimento in denaro anche al personale assunto con procedure d’urgenza”

Riceviamo e pubblichiamo la nota dei sindacati Nursind Palermo, Fgu Gilda Unams, Nursing Up e Fials Confsal in merito al riconoscimento mensile di mille euro al personale sanitario assunto in emergenza per la lotto contro il coronavirus.

Negli ultimi tempi abbiamo assistito alle numerose “passerelle” sia di politici che di alcuni burocrati che nelle varie interviste “a parole” hanno osannato come “eroi” la figura degli operatori sanitari (medici, infermieri, tecnici , OSS, addetti ai servizi di sanificazione).

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Ma ahimè, quando poi è arrivato il momento dei fatti, ecco che hanno perso la memoria, cogliendo l’occasione per mortificare i professionisti della salute che consapevoli dei rischi che correvano e corrono, non esitando a mettersi in gioco a tutela della salute altrui, alcuni di questi addirittura con “contratti di lavoro flessibile” senza alcuna tutela ne sindacale ne sanitaria e procurandosi l’assicurazione a proprie spese.

Nelle specifico stiamo parlando di quel personale sanitario assunto con procedure di urgenza per fronteggiare l’emergenza COVID-19.

L’oggetto del contendere è il riconoscimento mensile di mille euro al personale impegnato nella suddetta emergenza, che sicuramente abbiamo apprezzato, sic!, non essendosi pero compreso dalla lettura del comma 8 dell’artico 5 della legge regionale 12 maggio 2020 (speriamo di sbagliarci), perché sembrano essere stati esclusi proprio quei soggetti chiamati in prima linea ad affiancare il poco personale già in servizio.

Le scriventi OO.SS. nel ritenere INACCETTABILE la situazione fortemente DISCRIMINATORIA nei confronti dei giovani colleghi, auspicano di essere smentiti dalle SS LL. in indirizzo, poichè se così fosse l’interpretazione, il governo regionale provveda ad integrare tra i beneficiari di tale premialità anche gli Operatori Sanitari neo assunti.

Inoltre riteniamo doveroso, sottolineare che tutte le norme che sono state varate per il contenimento del “COVID 19” , non hanno impegnato in via esclusiva soltanto gli operatori sanitari, ma altresì tutti gli operatori che nell’ambito delle UU.OO. con servizi, sono stati impegnati a contrastare il propagarsi del virus, ma essendosi registrati casi di contagio nelle strutture ospedaliere anche fuori dai c.d. reparti “COVID” , si sollecita quindi una circolare applicativa che chiarisca la platea del personale interessato a percepire il beneficio economico, per tutti gli operatori che abbiano avuto parte attiva nel contrasto alla pandemia , ancorchè non operanti esclusivamente in reparti “COVID-19”.

Riteniamo quindi doveroso un riconoscimento anche parziale, per tutti coloro che nonostante abbiano operato in reparti “NO-COVID” hanno contribuito al non espandersi del contagio, rischiando probabilmente anche di più avendo lavorato, senza la protezione totale e con pazienti di cui non si conosce l’eventuale positività.

In assenza di riscontro le scriventi OO.SS. attiveranno tutte le forme legittime di protesta annunciando fin da adesso lo stato di agitazione del personale tutto.

di Manlio Melluso
© Riproduzione Riservata
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