Sanità in Sicilia

Coronavirus, a “Bar Sicilia” l’assessore alla Salute Razza: “Avremo mille posti letto” | VIDEO

Guarda in alto il video della 102ª puntata

Bar Sicilia“, la rubrica della domenica de ilSicilia.it con Alberto Samonà e Maurizio Scaglione, giunge alla sua 102ª puntata. Ovviamente, in questi tempi in cui le nostre abitudini sono dettate dall’emergenza coronavirus, abbiamo voluto dedicare l’intera puntata alla Sicilia e alle misure in atto contro il Covid-19.

Per farlo, abbiamo ospite l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, in prima linea insieme al presidente della Regione Nello Musumeci, per fare in modo che la risposta della Sicilia continui ad essere adeguata e preparata. Una puntata, che mandiamo in onda dagli uffici dell’assessorato alla Salute con tutte le accortezze prescritte, mantenendo la distanza di sicurezza, e che abbiamo voluto realizzare per informare ancor di più i Siciliani in questo momento così particolare.

“Abbiamo iniziato a lavorare sul coronavirus – spiega l’assessore – dalla fine del mese di gennaio e se in Sicilia non ci siamo trovati impreparati è proprio perché abbiamo iniziato per tempo. Oggi, con una recente delibera approvata nei giorni scorsi dalla giunta di governo regionale, ci stiamo preparando a implementare in modo significativo il numero di posti letto di malattie infettive e quello dei posti letto dedicati per pazienti affetti da coronavirus. In ogni provincia della Sicilia stiamo realizzando reparti dedicati e in alcuni casi stiamo anche realizzando covid-hospital. Questo vuol dire che potremo avere a disposizione una dotazione di sicurezza di mille posti letto, che vuol dire assorbire una quantità di soggetti che è di circa 2.500 persone positive, tenuto conto che non va in ospedale il 100 per cento, ma una forbice fra il 30 e il 50 per cento di chi è affetto da coronavirus”. 

L’assessore Razza ricorda poi il caso di quanti sono rientrati nei giorni scorsi in Sicilia: “Fra le cose che hanno funzionato – sottolinea – c’è il sito siciliacoronavirus.it a cui abbiamo chiesto, a chi rientrava dalle altre regioni, di registrarsi. A chi si è registrato noi abbiamo contemporaneamente dato loro alcune indicazioni di comportamento, perchè nella pagina precedente a quella della registrazione ci sono norme precise che abbiamo chiesto di rispettare, come quella di restare al proprio domicilio una volta rientrati. Mi preoccupano, semmai, quelli che non capiscono che si deve rimanere a casa, ma mi preoccupano perchè non hanno rispetto dei medici, degli infermieri, degli operatori sanitari e non capiscono che garantire il minor contagio significa anche mettere tutte le strutture sanitarie in condizione di potere reggere ad una eventuale crescita del numero delle persone contagiate”. 

L’assessore parla anche delle assunzioni di medici e infermieri che possano oggi servire per la gestione dell’emergenza e che ha visto la Sicilia impegnata già da diversi mesi in questa direzione. E non fa mancare una frecciata polemica verso lo Stato, che negli ultimi anni ha approvato significativi tagli alla sanità pubblica, destinando al contrario risorse sempre più ingenti all’immigrazione extracomunitaria. Inoltre, Razza raccomanda a tutti di attenersi alle disposizioni previste in questa fase e ricorda quali sono le procedure da adottare in caso di sintomi influenzali: soprattutto, il non recarsi ai pronto soccorso, in studi medici o presso gli ospedali, ma rispettare le indicazioni.

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