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Catania, all’Arnas Garibaldi inaugurata la panchina rossa in ricordo di Concetta Barbagallo

In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, l’Arnas Garibaldi ha organizzato un incontro dal titolo “La violenza sulle donne non ha confini… ma spesso ha le chiavi di casa”, con il patrocinio dell’Assemblea Regionale Siciliana e quello della Fondazione Onda. Il programma ha visto la partecipazione di numerosi specialisti nel settore, tra cui medici, sociologi, psicologi, sindacalisti e alcune associazioni del settore, allorché appare sempre più indispensabile mettere in rete tutti i settori coinvolti direttamente nella lotta contro la violenza di genere, dalle istituzioni al mondo della scuola, della formazione, delle forze dell’ordine e della magistratura.

A fare gli onori di casa è stato il Commissario Straordinario dell’Arnas Garibaldi, Fabrizio De Nicola, accompagnato dal presidente scientifico dell’evento, Anna Colombo, responsabile della U.O.S.D Rischio Clinico ed Educazione Sanitaria dell’Arnas Garibaldi.

“Il problema della violenza contro le donne – ha detto De Nicola – va superato attraverso misure mirate e precise, ma occorre anche tenere sempre accesa la fiamma dell’attenzione, anche attraverso confronti come quelli di oggi. Il Garibaldi è in prima linea su questa strada da tanti anni ormai”.

Già nel 2015 l’Arnas Garibaldi entra a far parte del progetto speciale ministeriale ‘Codice Rosa Bianca’, peraltro implementato nel due anni dopo per la realizzazione di una stretta collaborazione tra i Pronto Soccorso degli Ospedali, le Procure della Repubblica, le Forze dell’Ordine e le Associazioni di Volontariato.

Subito dopo sono stati individuati i Referenti Aziendali per il Codice Rosa, consentendo l’attivazione di una Task Force, costituita da medici, infermieri, psicologi ed assistenti sociali, ogni qualvolta si presenti un caso sospetto di violenza al Pronto Soccorso. E proprio perché l’accoglienza appare come il momento più delicato di approccio, ove la presunta vittima deve percepire sicurezza e protezione, si è pensato di mettere a disposizione delle donne la cosiddetta “Stanza Rosa”, corredata del confort necessario e delle misure a protezione della privacy, secondo le linee guida dell’Oms, Raccomandazione del Consiglio di Europa 2002 e Convenzione di Istanbul del 2011.

Tra gli intervenuti erano presenti Agata Consoli, Sostituto Procuratore presso Tribunale Ordinario della Procura di Catania, Stefania Marino, della Polizia di Stato, Giuseppe Giammanco, direttore sanitario Arnas Garibaldi, Giuseppe Ettore, direttore Dipartimento Materno-Infantile dell’Arnas Garibaldi, Giovanni Ciampi, direttore del Dipartimento di Emergenza dell’Arnas Garibaldi, Antonella Di Stefano, direttore della Pediatria del AO Cannizzaro, Patrizia Pistidda, dirigente medico del Pronto Soccorso Azienda Policlinico-San Marco, Agata Buonacera, dirigente medico del Pronto Soccorso Ospedale San Marco, Carmela Puleo, Responsabile UOS OBI Arnas Garibaldi, Gabriella Torrisi, dirigente medico dell’Ostetricia e Ginecologia dell’Arnas Garibaldi, Antonio Siscaro, Responsabile UOSD Pronto Soccorso Ostetrico-Ginecologico Arnas Garibaldi, Fabiola Galvani, dirigente medico del Pronto Soccorso Ostetrico-Ginecologico Arnas Garibaldi, Gina Occhipinti, del Servizio Sociale Azienda Policlinico-San Marco, Marisa Crisci, del Servizio Sociale ARNAS Garibaldi, Anna Agosta, dell’Associazione Thamaia, Maria Concetta Tringali, dell’Associazione Galatea, Sarah Donzuso, Giornalista- Scrittrice.

A conclusione dell’incontro il Commissario Straordinario dell’Arnas Garibaldi, Fabrizio De Nicola, ha inaugurato una panchina rossa all’interno del Presidio Ospedaliero Garibaldi-Centro, in ricordo di Concetta Barbagallo, infermiera professionale uccisa nel 2007 a Catania.

di Redazione
© Riproduzione Riservata
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