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Cannabis Sativa: proprietà e usi della farina di canapa in cucina

La canapa (Cannabis Sativa) è una pianta antichissima, originaria dell’Asia anticamente utilizzata per la produzione di tessuti e farmaci. L’utilizzo alimentare della canapa era un tempo diffuso in Italia, oggi sta ritornando dopo una riscoperta del suo valore nutritivo e del suo possibile impiego in cucina.

Oggi la farina di canapa è utilizzata per la produzione di pane, pizza e dolci, anche se la sua diffusione è ancora limitata a causa degli elevati costi di produzione.

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Della canapa si possono utilizzare i semi da cui si ottiene la farina e l’olio, e le foglie che possono essere utilizzate per infusi o tisane.

Il seme della canapa viene essiccato e passato in torchio metallico per ottenere l’olio, ricco di antiossidanti, aminoacidi e acidi grassi polinsaturi in particolare omega-3, ciò che rimane viene finemente macinato per ottenere la farina.

La farina di semi di canapa apporta il 20% in meno di calorie rispetto alla farina di frumento di tipo 00 e ha anche un indice glicemico ed un carico glicemico nettamente inferiore. Ma non solo! La farina di canapa è anche priva di glutine, quindi adatta al consumo di chi è affetto da celiachia.

Un’altra importante proprietà nutrizionale è l’ottimo profilo proteico con un buon contenuto di aminoacidi essenziali.

Nella tabella di seguito i valori nutrizionali per 100gr:

Le proprietà nutrizionali della canapa la rendono un alimento ideale per prendersi cura del proprio benessere. La farina di canapa può essere introdotta in un’alimentazione varia ed equilibrata come alternativa ad altri tipi di farina, sia per soggetti sani sia per chi è celiaco in quanto può essere una variate sana ai prodotti senza glutine industriali. La farina di canapa può essere, infatti, aggiunta agli impasti in una percentuale che va dal 7% al 20% in peso, miscelata sia con farine di grano che con farina di riso.

Da sottolineare che i semi di canapa e di conseguenza anche l’olio e la farina, contengono una percentuale di THC, il principio responsabile dell’effetto psicoattivo della marjiuana, di una parte su un milione, cioè nulla! Questo significa che può essere consumata tranquillamente senza alcun effetto collaterale.

di Raffaella Mallaci Bocchio
© Riproduzione Riservata
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