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Caltanissetta, attivata Casa di comunità: è la seconda in tutta la Sicilia

Ambulatori specialistici, guardia medica, un punto pediatrico e ancora un consultorio familiare e uno psicologo. Sono alcuni dei servizi offerti dalla Casa di comunità attivata oggi a Caltanissetta, nei locali al piano terra del vecchio ospedale “Vittorio Emanuele”. La struttura è stata inaugurata dall’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, insieme al commissario straordinario dell’Asp, Alessandro Caltagirone, e al direttore sanitario dell’azienda, Luciano Fiorella, alla presenza di autorità civili, militari e religiose.
La Casa di comunità di Caltanissetta, che successivamente sarà trasferita in via Malta come previsto dal Piano territoriale regionale, è la seconda attivata dalla Regione dopo quella del “San Luigi” di Catania ed è rivolta, in particolare, alla popolazione con patologie croniche, in condizioni di fragilità o che necessita di assistenza ospedaliera a bassa intensità. La struttura sarà aperta 24 ore su 24, ogni giorno della settimana. Nella fascia diurna saranno attivi gli ambulatori specialistici di cardiologia, pneumologia e diabetologia insieme al consultorio familiare e a uno psicologo. La guardia medica e il punto di primo intervento pediatrico saranno operativi anche nelle ore notturne e nei festivi. Nella struttura sarà inoltre sempre garantito un servizio di sicurezza.
“Con le Case di comunità, realizzate grazie ai fondi del Pnrr, è l’assistenza sanitaria ad andare verso i cittadini – dichiara l’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo –. Grazie a un recente accordo di collaborazione con Agenas, in questa fase di avvio saremo in grado di perfezionare un modello che intendiamo implementare in tutte le 156 strutture previste in Sicilia. Ci impegneremo, in coordinamento con l’Asp, a far conoscere ai cittadini i vantaggi offerti dalle Case di comunità, soprattutto nel dare una risposta concreta e veloce alle esigenze di salute dei cittadini riducendo l’affollamento nei reparti e diminuendo codici bianchi e verdi nei Pronto soccorso”.
La Casa di comunità sarà anche dotata di un’apparecchiatura Poct che è in grado di elaborare, in circa venti minuti, i parametri ematochimici di base dando così un quadro più completo dello stato di salute della persona. Un servizio di telemedicina permetterà inoltre un collegamento tra medici e gli specialisti che hanno in cura il paziente o tra i medici e il paziente stesso.
di Redazione
© Riproduzione Riservata
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