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Bimbo con grave malformazione: i genitori donano feto alla scienza

Il corpicino di un feto affetto da una grave malformazione cerebellare, non compatibile con la vita, e pertanto derivante da una interruzione volontaria di gravidanza (IVG), è stato donato dai genitori al Centro Interdipartimentale di Ricerca della Valorizzazione del Corpo donato alla Scienza (CIR-COSCIENZA) dell’Università degli Studi di Palermo.

Siamo stati contattati dai genitori i quali ci hanno chiesto se avremmo potuto accettarlo e valorizzarlo a fini didattici e scientifici“, racconta il Prof. Francesco Cappello, Direttore del Centro avente sede amministrativa presso il Dipartimento di Biomedicina, Neuroscienze e Diagnostica avanzata (BIND) diretto dal Prof. Giuseppe Ferraro, e sede operativa presso l’Istituto di Anatomia Umana, la cui gestione è affidata al Prof. Fabio Bucchieri.

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Poiché la legge n. 10/2020 recante “Norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica” non fa riferimento ai feti derivanti dalle IVG, ci siamo richiamati alle disposizioni contenute nel Regolamento di Polizia mortuaria e abbiamo potuto accogliere la richiesta“, precisa la Prof.ssa Maria Carmela Venuti, Ordinario di Diritto Privato e Vice-Direttrice del CIR-COSCIENZA, sottolineando anche che in questo modo si è voluto assecondare il gesto altruistico e solidaristico dei genitori.

La legge 10/2020, dopo un anno dalla sua emanazione, è ancora in attesa dei decreti attuativi che avrebbero dovuto essere emanati entro tre mesi. Speriamo che questi vengano esitati presto e che si possa ricominciare ad accettare richieste di donazione del corpo per fini di ricerca scientifica e di alta formazione“, continua Cappello. “La donazione è un atto di umana generosità nei confronti degli altri e l’intento del nostro Centro è di promuovere un percorso di donazione che parta da quella delle cellule, dei tessuti e degli organi da viventi (esempio, donazione del sangue) o nel fine vita (donazione degli organi), fino al lascito del proprio corpo alla Scienza dopo la morte. La cultura della donazione renderebbe infatti, a nostro modesto avviso, la nostra società più matura e più civile“.

L’IVG è avvenuta presso il P.O. dell’Ospedale S. Antonio Abate di Trapani e il trasferimento è stato autorizzato dal Direttore Medico di Presidio Dott.ssa Maria Concetta Martorana.

di Redazione
© Riproduzione Riservata
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