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Bambini con problematiche comportamentali: cos’è il “parent training” e come può aiutare le famiglie

famiglia

Le trasformazioni culturali che hanno segnato la società occidentale negli ultimi cinquanta anni hanno portato significativi cambiamenti anche nelle dinamiche familiari. Nell’attuale società essere genitori non è semplice e lo è ancor meno in presenza di figli con Disturbi del neurosviluppo (disabilità intellettive, disturbi dello spettro autistico,disturbi da deficit dell’attenzione/iperattività) .

E’ in questo scenario che l’attività di Parent Training diventa una risorsa fondamentale per l’intera famiglia. Si tratta di interventi psicologici per genitori ai cui bambini sono stati diagnosticati problematiche dello sviluppo e/o comportamentali.

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In italiano parent training significa letteralmente “allenamento dei genitori”, e in effetti, per quanto la traduzione possa sembrare semplicistica e banale, si tratta proprio di una sorta di formazione pratica che mira a fornire gli strumenti giusti per gestire situazioni familiari complesse.

In sostanza è un processo intenzionale e pianificato che si propone di insegnare ai genitori le modalità più idonee per gestire al meglio il processo educativo e/o riabilitativo dei propri figli. L’attività mira, in altre parole, a potenziare le risorse individuali, genitoriali ma anche dei figli.

Per quanto il parent training venga richiesto prevalentemente  in presenza di disturbi infantili quali DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento), disturbi dello spettro autistico, DOP (Disturbo Oppositivo Provocatorio) e ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività), la sua funzione non si esaurisce nell’ambito del terapeutico ma sfocia con grande efficacia anche nella più tradizionale gestione familiare quotidiana.

Il percorso di consulenza è condotto da uno psicologo/psicoterapeuta esperto nell’individuare le problematiche familiari e nel fornire ai genitori strumenti e strategie comportamentali per migliorare la capacità di problem solving.

Il primo step si concretizza nell’osservazione della quotidianità familiare, attraverso un report che fornisca indicazioni su comportamenti, modalità comunicative e di interazione, metodologie educative, pensieri e tutto ciò che può risultare utile per comprendere i punti critici sui quali intervenire.

Individuate le criticità si passa alla fase pratica, ovvero all’attività di consulenza vera e propria durante la quale vengono fornite le strategie e le informazioni per favorire una comunicazione efficace e per superare i contrasti. Il consulente psicologo riesce ad individuare con i genitori i rinforzi che a vari livelli giungono al bambino, per poi correggerli. L’intervento sfrutta i metodi comportamentisti, come il Modeling (apprendimento attraverso l’osservazione di un modello) o lo Shaping (modifica del comportamento proponendo piccoli cambiamenti progressivi).

Il Parent Training mira a: migliorare la relazione e la comunicazione tra genitori e figli; aumentare la capacità di analisi dei problemi educativi che possono insorgere; aumentare la conoscenza dello sviluppo psicologico dei figli e dei principi che lo regolano; diffondere metodi educativi efficaci; rendere la vita familiare e i problemi di tipo educativo che possono sorgere più facilmente gestibili.

L’obiettivo finale è quello di offrire ai genitori non la soluzione ad un solo problema, ma una tecnica che li possa aiutare in diversi momenti della crescita dei loro figli.

di Valentina Palminteri
© Riproduzione Riservata
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