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Dalla politica

il fatto

Regione, politiche sociali: stanziati 12 milioni ai distretti socio sanitari per disabili gravi

La Regione Siciliana, tramite il dipartimento della Famiglia e delle politiche sociali – Servizio Fragilità e povertà, ha disposto l’impegno e la liquidazione ai 55 Distretti socio sanitari siciliani di circa 12 milioni di euro per il pagamento del beneficio ai minori disabili gravi e per l’adozione dei piani personalizzati dei maggiorenni con disabilità grave.

la decisione

Governo blocca le Regioni: no a quarantene ridotte per gli asintomatici

Il governo frena l’iniziativa delle Regioni: no alla riduzione dell’isolamento per i positivi asintomatici. Il tavolo tecnico ha ufficializzato la decisione: la richiesta dei governatori di portare a 5 giorni l’isolamento per i positivi al Covid è stata respinta. Si è aperta però l’ipotesi di modificare le norme per il passaggio di un territorio in zona rossa. Le Regioni hanno chiesto anche di cambiare il conteggio dei posti letto occupati da positivi, dividendo dal totale il numero di quelli asintomatici, risultati magari positivi in ospedale, dopo essere stati ricoverati per altre ragioni. Si parla di una quota del 32% tra tutti i ricoveri. L’obiettivo della proposta avanzata è evitare il rischio del passaggio in zona rossa, con un eventuale ritorno al lockdown. Per farla scattare…

L'annuncio

Vaccini, Musumeci: “Green Pass d’obbligo per chi svolge funzioni pubbliche”

“Sapete come la penso sulla vaccinazione, è importante che tutti ricorrano al vaccino. Chi non lo fa merita rispetto nella misura in cui la propria attività non metta a pregiudizio la salute degli altri“. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a margine di un evento a Palermo a Palazzo d’Orleans “La nostra posizione è quella secondo la quale il personale scolastico e sanitario, e chi svolge funzioni pubbliche in generale, debba avere il certificato verde – ha aggiunto il governatore siciliano – E’ una posizione assunta fin dal primo momento e vogliamo mantenerla“. di Redazione© Riproduzione Riservata© Riproduzione Riservata

La polemica

Docenti universitari sul Green Pass: “E’ discriminatorio”. Il ministro: “Pensare agli altri, non a se stessi”

Sono oltre 300 i docenti universitari in Italia che si sono uniti ad un appello lanciato lo scorso venerdì che ha visto raccogliersi centinaia di firme in poche ore. I firmatari ritengono discriminatoria l’introduzione del Green Pass e ribadiscono che “l’Università è un luogo di inclusione” e intendono “avviare un serio e approfondito dibattito sui pericoli di una tale misura”. Citano inoltre l’articolo 32 della nostra Costituzione, secondo il quale ‘Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana’. Tra questi docenti vi è anche Alessandro Barbero, storico, accademico e scrittore italiano, ordinario di storia medievale al Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo…

il nuovo decreto

Il Green pass diventa obbligatorio: una dose per i luoghi al chiuso, due per viaggiare

Oggi il Governo Draghi varerà il nuovo decreto che prevede la certificazione verde per svolgere le attività quotidiane e per viaggiare. L’Esecutivo annuncia un green pass obbligatorio con una dose di vaccino per tutti i luoghi al chiuso, compresi i ristoranti, doppia dose, invece, per recarsi in quei luoghi in cui il rischio di assembramenti è certo. In zona bianca basterà, quindi, avere una prima dose per stare nei ristoranti al chiuso. Per quanto riguarda altri luoghi chiusi la decisione sarà presa oggi e spetterà alla cabina di regia — dopo il confronto con le Regioni e il parere del Comitato tecnico scientifico — stilare la lista che già comprende aerei, treni e navi. Per presidenti di Regione è già scattato il semaforo verde al…

la sentenza

Consiglio di Stato boccia ricorso Migep: l’OSS non è una professione sanitaria

Gli OSS non sono stati riconosciuti tra le professioni sanitarie. A stabilirlo il Consiglio di Stato con la sentenza n. 00308 del 07/06/2021, in riforma della sentenza del TAR del 2020. Il Migep chiedeva l’attuazione dell’articolo 5 della legge dell’11 gennaio 2018, che istituiva l’area delle professioni sociosanitarie, ricorrendo al Consiglio di Stato, in riforma della sentenza del TAR Lazio ed evidenziando la mancata attuazione del Ministero della Salute.  In questo modo è stato impedito agli OSS di poter ottenere i migliori trattamenti economici e professionali. Il Migep ha recriminato al Ministero della Salute l’inserimento degli operatori socio sanitari nel profilo degli operatori di interesse sanitario. Ed ha anche rilevato che neanche sotto il profilo della formazione, si era data attuazione alla legge 3 del 2018, con la conseguenza…

il fatto

CIMO – FESMED auspica il ritorno di Razza alla guida dell’Assessorato

La vicenda dei dati Covid truccati o meno, già parzialmente sgonfiatasi col passaggio da una Procura all’altra, ha determinato come risultato più eclatante la decapitazione della Sanità Regionale sia attraverso la sospensione sine die della Dirigente Generale del DASOE, Maria Letizia Di Liberti, sia con le dimissioni volontarie dell’Assessore Ruggero Razza. Non volendo minimamente entrare nel merito della vicenda giudiziaria di cui in tanti hanno parlato pur senza avere tutti gli elementi necessari per poter esprimere una valutazione scevra da condizionamenti di parte, non ci si può esimere da una semplice constatazione, quella che il Presidente Musumeci non può, per via dei tanti altri gravosi impegni, continuare ancora per molto a mantenere l’interim di un Assessorato che, mai come in questo drammatico frangente, ha bisogno…

il fatto

Medici chiedono confronto a Speranza, Anelli: “Serve una rivoluzione copernicana della Sanità”

I camici bianchi, dagli ospedalieri a quelli di base, dagli operatori del 118 agli specializzandi, denunciano “un disagio intollerabile” e chiedono un confronto al ministro della Salute Roberto Speranza. A prendere la parola Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale dei Ordini (Fnomceo): “I medici sono stremati. Si sono spesi senza risparmiarsi per far fronte alla pandemia, non solo curando i pazienti, ma puntellando con la loro abnegazione le carenze strutturali e organizzative che si erano ormai fatte sistema e che il Covid ha accentuato“. E rilancia: “È il momento di una rivoluzione copernicana della Sanità, che metta al centro non i pareggi di bilancio, ma gli obiettivi di salute, i professionisti e i cittadini. Che non consideri gli operatori come prestatori d’opera, cui chiedere servizi…

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