Con l’approvazione dell’articolo del disegno di legge di Stabilità regionale dedicato alle borse di studio dell’area sanitaria non medica, viene introdotto un principio atteso da tempo: l’equiparazione delle borse di studio dei biologi specializzandi a quelle previste per l’area medica. Lo dice l’ordine dei biologi siciliani.
La norma, proposta è fortemente voluta dall’onorevole Ignazio Abbate e accolta dal Parlamento regionale, prevede uno stanziamento complessivo di 3 milioni di euro per il triennio 2026-2028, destinato ai biologi e ai chimici iscritti alle scuole di specializzazione attive negli Atenei di Catania, Messina e Palermo, e riconosce in modo formale il valore della formazione specialistica delle professioni sanitarie non mediche. “L’approvazione di questo articolo segna un passaggio importante”, dice Alessandro Pitruzzella, Presidente regionale dell’Ordine dei Biologi. “L’equiparazione delle borse di studio rappresenta un atto di coerenza e di equità nei confronti di professionisti che svolgono un ruolo essenziale nel sistema sanitario”.
“Grazie all’impegno dell’onorevole Abbate è stata accolta un’esigenza da tempo rappresentata dalla categoria. Una scelta che contribuisce a rafforzare la programmazione sanitaria regionale e a sostenere percorsi formativi strategici in ambiti fondamentali quali prevenzione, diagnostica, sanità pubblica e ricerca”.
di Redazione
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