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Anziani ed equilibrio

In Italia circa il 28% delle persone con 65 anni e più, è soggetta a cadute, con quasi la metà di questi che cade più di una volta nell’arco di un anno. Con l’avanzare dell’età nel corpo umano avvengono molte modifiche e tra queste vi è la capacità di equilibrio. Con equilibrio non si deve pensare al solo rimanere in piedi o al non cadere, ma questo concetto comprende la capacità di deambulare, alzarsi da una sedia, girarsi e abbassarsi e mantenere l’autonomia di movimento.

La minore capacità di equilibrio è la concausa di più fattori che vengono accentuati superati i 70 anni. La diminuzione di forza muscolare, udito, orientamento, coordinazione e vista sono i principali fattori di rischio. Con una netta prevalenza nel genere femminile, prevenire o gestire la diminuzione della capacità di equilibrio riveste un ruolo fondamentale. L’evitare cadute significa evitare conseguenze spesso gravi: fratture di anche, polsi, bacino e colonna vertebrale e soprattutto fratture del collo del femore, una delle principali cause di invalidità e bisogno di assistenza.

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Anche se l’invecchiamento è un processo progressivo inevitabile, i sui effetti possono essere rallentati. In special modo la causa primaria delle cadute è la sarcopenia (perdita di massa muscolare). Studi come quello condotto da Gadelha et al. 2018 e pubblicato sulla rivista Experimental Aging Research mostrano come la relazione tra perdita di massa muscolare abbia un effetto altamente negativo sulla capacità di equilibrio. Il mantenersi attivi svolgendo esercizio fisico o semplicemente svolgendo attività come passeggiate e giardinaggio, o attività similari, è il primo passo per la prevenzione in relazione alla sarcopenia.

Le linee guida per le persone over 65 indicano che un training fisico composto da almeno 3 sedute alla settimana di esercizio fisico riduce il rischio cadute, in più attività come il ballo o passeggiate su terreni sterrati aumenterebbero il beneficio poiché oltre al mantenimento della massa muscolare si migliorerebbero altre componenti funzionali.

di Dario Cerasola
© Riproduzione Riservata
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