Sanità in Sicilia

Anziana morì per infezione delle vie urinarie, il pm chiede l’archiviazione ma i figli si oppongono

La Procura chiede l’archiviazione per i medici di Villa Sofia accusati dell’omicidio colposo di una donna di 81 anni, Anna Maria Pollaci, morta nell’ospedale del nosocomio palermitano il 3 settembre del 2018, ma i parenti dell’anziana si oppongono.

I figli della donna, Antonio e Vincenzo Di Fresco, non si danno pace per come si sono sviluppate le vicende che hanno portato al decesso della madre e chiedono un supplemento di indagine o l’imputazione coatta per i nove medici per cui il pm Enrico Bologna ha invece chiesto l’archiviazione.

La vicenda ruota sulle presunte inadempienze da parte dei dottori che curavano Anna Maria Pollaci, sostenute dai familiari della donna, uccisa da una ‘sepsi delle vie urinarie‘, ma che il pm non ritiene sufficienti per sostenere l’accusa in giudizio. La perizia disposta dal Gip Piergiorgio Morosini ed eseguita da tre docenti del Policlinico di Messina, infatti, non avrebbe fornito le basi per farlo.

I fatti: la donna era arrivata al Pronto soccorso del nosocomio palermitano il 31 agosto di due anni fa con ipertensione e in stato di incontinenza urinaria, con continue minzioni, anche ogni 5 minuti, ed era stata registrata al Pronto soccorso con il codice giallo. Qui è rimasta ad attendere per quattro ore circa. Da qui i peggioramenti che, in pochi giorni, hanno portato alla morte dell’anziana in pochi giorni.

Secondo i figli della donna, i medici avrebbero trascurato il continuo urinare e si sarebbero preoccupati soltanto di provvedere a somministrare farmaci contro l’ipertensione, nonostante i familiari – affermano gli stessi – avessero manifestato ai medici la richiesta di verificare la possibilità di un’infezione delle vie urinarie in corso con un’ urinocultura.

Secondo i periti, che hanno confermato la causa della morte, comunque ‘non emergono difformità con le linee guida di riferimento, né profili di negligenza, imprudenza e imperizia”. Da qui l’accusa di omicidio colposo e la conseguente richiesta di archiviazione da parte dei pm, con l’opposizione annunciata dai figli della signora Pollaci.

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