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Ampliamento pronto soccorso Milazzo (ME): lavori in attesa da mesi

Nonostante a novembre si assicurasse che i ritardi accumulati sarebbero stati superati con l’avvio dell’intervento all’inizio del nuovo anno, i lavori strutturali al Pronto soccorso di Milazzo sono ancora fermi. Da quell’annuncio sono trascorsi già 3 mesi e nulla è stato comunicato dall’Asp. Si sa soltanto che si attende l’esito del ricorso presentato dalla ditta seconda classificata, ma a quanto pare vi sarebbe anche un problema di assegnazione delle somme previste.

In assenza di certezze non si sposta l’attuale reparto il quale, anche se funzionante, resta continuamente sotto pressione. Una situazione che fa aumentare il malumore sia degli utenti che degli stessi consiglieri comunali milazzesi quali sono sempre più convinti di dover fare una battaglia contro i mulini a vento. Proprio nell’ultima seduta è stata rinnovata la richiesta di seduta straordinaria alla presenza dell’assessore regionale o del direttore generale dell’assessorato. Difficilmente vi saranno riscontri.

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Del resto basta vedere quanto accaduto a Barcellona per comprendere come vi sia un disinteresse nei confronti della sanità di questo territorio. Con la conseguenza che si lascia portare avanti una sorta di “guerra dei poveri” tra i due ospedali. L’ultima diatriba riguarda il reparto di Medicina, dopo lo spostamento di un medico dal “Cutroni Zodda” al “Fogliani”. Al riguardo è stato precisato chetale decisione è scaturita dalla necessità di fronteggiare il notevole carico di lavoro di Milazzo che rappresenta – si sottolinea – “il punto di riferimento per i ricoveri ad alta intensità di cure, accogliendo i pazienti del reparto di pneumologia, di cardiologia col medico in guardia attiva 24H/24 e si fa carico delle urgenze rappresentate da paziente emorragici e di pazienti che effettuano estrazione di calcoli dalle vie biliari e che si appoggiano al servizio endoscopico. Per tale ragione – viene evidenziato –, il direttore del Dipartimento di Medicina Interna, il prof. Pietro Venuto, si è fatto carico, insieme ai vertici aziendali di spostare nell’equipe di Milazzo una unità che risultava a Barcellona, stante il carico di lavoro non indifferente e per la ragione che 2 unità su 5 di medici in servizio sono impossibilitati a turnare per ragione di salute e di prepensionamento“.

Proteste infine per la chiusura degli sportelli Pua (Punto Unico di Accesso) per le prestazioni socio-sanitarie. Uno di questi si trovava a Milazzo, in via Impallomeni. Un servizio che dovrebbe essere essenziale, continuativo e di supporto per determinate fasce di utenza, in quanto si rivolge a persone che hanno problemi di natura sociosanitaria complessa. I lavoratori dei
Punti Unici di Accesso, in sinergia con i sindacati di categoria chiederanno un incontro a Palermo con l’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo per evitare lo smantellamento.

di silvia De Luca
© Riproduzione Riservata
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