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Alimentazione in gravidanza: cosa dicono le linee guida italiane

I primi mille giorni di vita, che comprendono 9 mesi di gravidanza, più i primi due anni di vita, sono importantissimi non solo per lo sviluppo e la crescita del bambino e poi anche della salute in età adulta. Il particolare lo stato nutrizionale della madre e l’aumento di peso durante gravidanza sono due fattori associati al peso alla nascita, obesità e alterazioni del metabolismo del glucosio in bambini e, successivamente, negli adulti, con aumentato rischio cardiometabolico.

Durante la gravidanza il fabbisogno calorico della donna subisce un moderato aumento, questo è vero per donne sane e di peso normale con uno stile di vita moderatamente attivo. Questo incremento calorico deve essere ben bilanciato tra i macronutrienti. Un eccesso di calorie e macronutrienti durante la gravidanza possono, infatti, essere altrettanto dannosi quanto la loro carenza, soprattutto nelle donne sovrappeso e obese, con un aumento del rischio di aborto, diabete gestazionale, pre-eclampsia e anche di obesità e diabete tipo 2 per i loro figli in età adulta.

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La RDA (Recommended Daily Allowance) o dose giornaliera raccomandata indica la quantità di nutrienti che una persona in buona salute dovrebbe assumere per soddisfare il suo fabbisogno giornaliero, secondo le attuali conoscenze mediche, per la popolazione Italiana è indicato un incremento di 69 kcal al giorno per il primo trimestre, 266 kcal al giorno per il secondo e 496 kcal al giorno nel terzo trimestre di gravidanza.

Tra i macronutrienti, le proteine ​​richiedono più attenzione durante la gravidanza, in quanto la domanda aumenta progressivamente per supportare la sintesi proteica, al fine di mantenere tessuti materni e fetali in crescita, specialmente durante il terzo trimestre. Un’assunzione eccessivamente bassa di proteine ​​è associata a potenzialmente negativi in ​​termini di peso e lunghezza alla nascita; d’altra parte, un eccesso di proteine ​​potrebbe influenzare negativamente lo sviluppo fetale.

Le linee guida internazionali concordano nel raccomandare e aumentare l’assunzione di proteine ​​durante la gravidanza, soprattutto durante il secondo e il terzo trimestre per garantire i 21 grammi aggiuntivi necessari per la madre e tessuti fetali e placenta.

Durante la gravidanza, la qualità dei grassi è più importante della loro quantità totale per lo sviluppo fetale e la crescita infantile. Per questo motivo, è necessario incrementare l’assunzione di grassi polinsaturi piuttosto che aumentare l’assunzione di grassi totali: un’adeguata assunzione di acido docosaesaenoico (DHA, della serie n-3) che si trova in prevalenza in sardine, sgombro, tonno, alaccia, aringa, merluzzo, salmone e alici, è essenziale per la crescita e lo sviluppo del cervello e retina, è della massima importanza.

Tra i micronutrienti il ferro è quello per cui si registra maggior carenza durante la gravidanza: anche se esiste un accordo generale sui benefici dell’integrazione, la supplementazione di ferro deve essere decisa su base individuale sotto consiglio del medico.

Per quanto riguarda in modello alimentare da seguire sono sempre più le prove scientifiche rigorose che confermano che dello stile di vita e delle abitudini alimentari (con adeguate assunzione di micronutrienti) durante la gravidanza e l’allattamento al seno, determinano lo stato di salute della donna e del bambino, dunque una dieta varia ed equilibrata dal periodo gestazionale è essenziale per garantire il benessere materno e il buon esito della gravidanza.

di Raffaella Mallaci Bocchio
© Riproduzione Riservata
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