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Al Cannizzaro di Catania una nuova sala operatoria all’avanguardia

È stata presentata presso l’Azienda Ospedaliera per l’emergenza Cannizzaro di Catania, la nuova sala operatoria di Neuroradiologia con il nuovo angiografo biplanare per interventi all’avanguardia, che permetterà di mettere in pratica metodiche interventistiche di altissimo livello qualitativo come, ad esempio, per la gestione dell’ictus, grave problema di salute pubblica che colpisce ogni anno in Italia circa 200 mila persone.

Si tratta di una sala operatoria ibrida, dove, cioè, si possono eseguire interventi chirurgici insieme a quelli neuroradiologici.

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Il nuovo angiografo biplanare è in grado di eseguire angiografie in metà tempo rispetto alle tradizionali apparecchiature, dimezzando di conseguenza la durata dell’anestesia, oltre ad essere l’unica macchina in grado di ridurre dell’80% la quantità delle radiazioni emesse.

Si tratta di uno strumento indispensabile per le procedure interventistiche per patologie intracraniche, della colonna e del midollo spinale.

Rispetto al tradizionale angiografo monoplano, la nuova apparecchiatura permette di ricostruire immagini tridimensionali dei vasi e mostrare più precisamente la sede e la tipologia dell’occlusione, evidenziando le aree non irrorate correttamente: potenzialità che consentono procedure diagnostiche e terapeutiche avanzate in un campo delicato come quello della cura dell’ictus e degli aneurismi.

L’angiografo biplanare riesce, inoltre, ad eseguire TAC e Angio TAC utili per la corretta diagnosi dell’ictus ischemico oltre che emorragico, azzerando i tempi di trasferimento del paziente dalla TAC all’Angiografia. Elemento molto interessante è la presenza all’interno della sala operatoria di schermi che consentono di effettuare interventi live con possibilità di interazione con esperti di tutto il mondo.

La sala operatoria con il nuovo angiografo biplanare– spiega Salvatore Giuffrida, Direttore Generale del Cannizzaro- va ad integrare un processo evolutivo per la gestione delle patologie neurologiche in atto presso la nostra Azienda Ospedaliera, che l’anno scorso ha visto l’avvio di una nuova “stroke unit”. Oggi la Neuroradiologia si pone quale centro di eccellenza, di riferimento nazionale, e da tre anni è tra le prime UU.OO. di Neuroradiologia italiane per numero di procedure complessive effettuate dalla nascita, oltre 1.800″.

L’efficacia delle metodiche interventistiche neuroradiologiche è sotto gli occhi di tutti. Le patologie che trattiamo– dichiara Concetto Cristaudo, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Neuroradiologia- sono ad elevato rischio di morte o di gravi deficit neurologici e necessitano di particolare dedizione e attenzione. Questa Unità ha raggiunto un notevole livello qualitativo, non ultimo l’aumento delle procedure ad elevata specialità con device con eccellente profilo tecnologico”.

“Siamo riconosciuti tra i maggiori esperti nell’uso delle spirali negli aneurismi- continua Cristaudo- Per questo motivo il Professor Giuseppe Lanzino, capo della neurochirurgia della Mayo Clinic Rochester del Minnesota, ci ha invitato alla Mayo a tenere lezioni su questo argomento”.

Il reparto è dotato anche di Risonanza Magnetica da 3 Tesla (in Sicilia ce ne sono due) per effettuare diagnosi di casi complicati e difficili, che vengono proposti da tutto il territorio siciliano.

In occasione dell’inaugurazione della sala operatoria con il nuovo angiografo biplanare, si è tenuto nel Centro Congressi del Cannizzaro un incontro dal titolo: “Il modello organizzativo del trattamento dello stroke in Sicilia: nuovi scenari”, cui, oltre a Giuffrida e Cristaudo, sono intervenuti l’arcivescovo di Catania mons. Salvatore Gristina, il professore Antonio Biondi per l’Università di Catania, il Direttore dell’UOC di Neurologia Maria Giovanna Pennisi.

Ed ancora, il Direttore dell’Interventistica Neurovascolare dell’Ospedale Careggi di Firenze Salvatore Mangiafico, il Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Neuroradiologia di Padova, oltre che Presidente della Sezione di Neuroradiologia Interventistica dell’Associazione Italiana di Neuroradiologia, Francesco Causin.

di Redazione
© Riproduzione Riservata
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